Airetikos

L'angelo del mattino


ho raggiunto l'estremo limite delle nubi, che ancora non era mattino.Ad Est un lieve chiarore indicava il procedere del giorno.Poi, dal fronte della nuvolaglia si è staccato l'angelo del mattino, la spada sguainata protesa ad Oriente .Un raggio di sole ha risposto all'ordine perentorio ed ha incendiato la figura propagando il suo colore al braccio teso, ai capelli fluttuanti nel cielo immobile, alla veste giù. giù fino a dove questa si confondeva ancora con le nuvole, ed il cielo è diventato un gigantesco incendio.Fermo sul ciglio della mia strada guardavo l'urlo dell'universo che si risveglia, e provavo lo stesso reverenziale timore che aveva spinto i greci a vedere nel sole che sorge il carro di Apollo con i cavalli dagli zoccoli di fuoco che solcavano l'aria.L'impressione è di una forza immensa, che ricaccia indietro le ombre che hanno angosciato gli uomini nella notte passata.Una forza amica, cosi' potente da sconvolgere, ed al tempo stesso così dolce da avvolgere il mio corpo in un abbraccio tiepido.Ora il sole si sta affacciando al limite del mio orizzonte, poco a poco l'incendio si spegne.Ormai distinto nel cielo, separato dalla notte il mio Angelo ha riposto la spada. Illuminato dall'Astro, impronta di luce, brilla d'oro.Lo sguardo profondo che gli conosco, i capelli sciolti, mi indica la strada.Alex