Già dalla pianura si capiva che non era sicuramente la giornata giusta per la salita, le nuvole si arrampicavano lungo i fianchi della montagna coprendola completamente e la prospettiva era dunque di trovare quantomeno nebbia, ma quando hai solo quei giorni a disposizione e nulla da perdere, non puoi fare a meno di sperare in una botta di fortuna.Mal che vada si torna indietro.Era già successo molti anni fa. Insieme a Riccardo da tempo volevamo salire il Coulouir del porco, (si chama così che ci posso fare?) e poi fare le Punte Udine e Venezia insieme, ma in quel novembre le piogge continue impedivano anche solo di partire, fino a che un venerdì sera, quasi per disperazione abbiamo deciso di andare lo stesso, al massimo avremmo fatto colazione a Crissolo e saremmo tornati indietro.Ed invece, poco prima del Pian della Regina ci eravamo infilati nelel nuvole basse e ne eravamo sbucati fuori di fronte ad uno stupendo cielo stellato.Per tutta la giornata abbiamo avuto il muro di nuvole sotto i piedi, il freddo era terribile e mordeva la carne, il ghiaccio verde esplodeva sotto la piccozza ed i ramponi faticavano a crearsi un appiglio solido in quel colatoio vetrificato dal gelo.I pochi istanti in cui ci eravamo tolti le muffole per fissare l'imbracatura e legare la corda erano stati sufficenti a fare in modo che le mani facessero un male terribile mentre tornavano a riscaldarsi, ma eravamo in paradiso mentre salivamo in alto, sempre più in alto fino a che sopra di noi non c'era che cielo.Questo ed altri ricordi affioravano mente iniziavo a lasciare le prime nuvole sotto di me, ma già capivo che le altre erano troppo alte perchè si ripetesse il miracolo.Il Pian del Re, dove nasce il Po era pieno di gente. la nebbia velava e svelava il paesaggio
Ritorno al Monviso
Già dalla pianura si capiva che non era sicuramente la giornata giusta per la salita, le nuvole si arrampicavano lungo i fianchi della montagna coprendola completamente e la prospettiva era dunque di trovare quantomeno nebbia, ma quando hai solo quei giorni a disposizione e nulla da perdere, non puoi fare a meno di sperare in una botta di fortuna.Mal che vada si torna indietro.Era già successo molti anni fa. Insieme a Riccardo da tempo volevamo salire il Coulouir del porco, (si chama così che ci posso fare?) e poi fare le Punte Udine e Venezia insieme, ma in quel novembre le piogge continue impedivano anche solo di partire, fino a che un venerdì sera, quasi per disperazione abbiamo deciso di andare lo stesso, al massimo avremmo fatto colazione a Crissolo e saremmo tornati indietro.Ed invece, poco prima del Pian della Regina ci eravamo infilati nelel nuvole basse e ne eravamo sbucati fuori di fronte ad uno stupendo cielo stellato.Per tutta la giornata abbiamo avuto il muro di nuvole sotto i piedi, il freddo era terribile e mordeva la carne, il ghiaccio verde esplodeva sotto la piccozza ed i ramponi faticavano a crearsi un appiglio solido in quel colatoio vetrificato dal gelo.I pochi istanti in cui ci eravamo tolti le muffole per fissare l'imbracatura e legare la corda erano stati sufficenti a fare in modo che le mani facessero un male terribile mentre tornavano a riscaldarsi, ma eravamo in paradiso mentre salivamo in alto, sempre più in alto fino a che sopra di noi non c'era che cielo.Questo ed altri ricordi affioravano mente iniziavo a lasciare le prime nuvole sotto di me, ma già capivo che le altre erano troppo alte perchè si ripetesse il miracolo.Il Pian del Re, dove nasce il Po era pieno di gente. la nebbia velava e svelava il paesaggio