Un NuOvO MoNdO

NO COMMENT (A RIGA': E MAGNATE!!!!)


Morire in nome della moda. Eliana Ramos, modella uruguaiana di appena 18 anni, si è spenta nella sua casa di Montevideo in circostanze ancora poco chiare. Segue ad appena sei mesi di distanza la sorella minore, Luisel, di appena 22, deceduta mentre sfilava in passerella nella città uruguagia. Allora ad uccidere era stato un infarto, ma indotto dall'anoressia. In quell'occasione, mentre Luisel andava a cambiarsi, era stramazzata al suolo. Si era poi appreso che da giorni non mangiava più per mantenersi magra. TROVATA MORTA DALLA NONNA- Ora la seconda tragedia: la ragazza è stata trovata morta dalla nonna, ma si parla di forti squilibri nell'alimentazione della sfortunata modella.Eliana, detta Elle, lavorava per l’imprenditore argentino Pancho Dotto, che l’aveva lanciata a livello internazionale, e secondo fonti locali era sotto trattamento psicologico dopo la morte della sorella Luisel. L'AMICA: STAVA BENE- Ma un'amica e collega di Elle, Natalia Ferreira, ha detto di aver trascorso 20 giorni nella villa di Dotto a Piunta del Este, famosa località balneare urugagia, e che non vi erano stati problemi di alimentazione. E anzi, nei mesi dopo la morte della sorella Luisel, Eliana sembrava essersi ripresa. Queste circostanze hanno spinto il giudice Roberto Timbal a ordinare l'autopsia. IL PRECEDENTE- Solo nel novembre scorso si era scatenato un forte dibattito e delle polemiche nel mondo della moda a proposito delle modelle anoressiche. Emblematico il caso di Ana Carolina Reston Macan, che era morta per un complesso di problemi respiratori, pressione arteriosa e un'infezione diffusa che ha avuto la meglio sull'organismo debilitato dalla dieta che si era imposta, tre settimane dopo il ricovero in un ospedale di San Paolo. Ad appena 20 anni si nutriva solo di mele e pomodori, era alta un metro e 74 e pesava solo 40 chili. Alla vigilia della partenza per Parigi, dove avrebbe dovuto partecipare a una serie di sfilate, il suo fisico non aveva retto. (da Affari Italiani su Libero del 14.02.2007)