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VERUSKA, ovvero ABSINTHE di DEGAS

Post n°217 pubblicato il 01 Aprile 2008 da Akilleys
 

L'estrosa gingersix mi ha invitato a partecipare ad un bel gioco. Questo consiste nell'INVENTARE di sana pianta la storia del quadro qui sotto riportato. La stessa gingersix parla poi di un megapremio (a sfondo sessuale) da pensare in caso di vittoria, e io naturalmente è quello a cui punto.

La ragazza rappresentata in primo piano si chiama Veruska.
Veruska è una persona tutta d'un pezzo e con le idee chiare. Infatti fin da subito ha esplicitato al suo amante nuovo di zecca -che non è la persona seduta lì accanto, e che chiameremo con un nome a caso, tipo Kevi- che lei ha il ragazzo da ormai molti anni e non intende mollarlo, perchè con tale moroso va tutto bene.
Voi -che al solito siete puntigliosi- subito potreste obiettare che il fatto stesso di amanteggiare con altri esseri al di fuori del moroso non fa supporre che tutto vada benissimo. Ma Veruska sa come vanno le cose, e se la poteste interrogare su ciò lei vi risponderebbe che dopo quasi dieci anni di rapporto ufficiale avere una storia parallela è normale, e anzi è quasi un fatto scontato.
Vi ho detto o no che la ragazza ha delle certezze?!?

E difatti seguendo la sua logica organizzata Veruska ha poi dettato un buon regolamento: Kevi non deve intrattenere alcun altro rapporto con qualsivoglia ragazza finchè si vedrà con lei, pena la sospensione immediata della loro relazione (evidentemente all'epoca di Degas non esisteva ancora il concetto di par condicio...).
Il buon Kevi, che subisce il fascino del rigore logico con cui viene perseguito lo scopo, naturalmente non poteva fare a meno di specificare che lui intrattiene un solo rapporto sentimentale per volta. Infatti non gli è mai successo di uscire contemporaneamente con più di una ragazza al colpo, al massimo magari gli è successo con due ragazze in una sola sera, ma una dopo l'altra, mai assieme.

Messe nero su bianco queste buone premesse, l'ottima Veruska si è sentita alquanto rinfrancata, e dunque si è organizzata con fluente disinvoltura nella gestione del doppio rapporto parallelo, in cui anche Kevi è comunque già rodato dopo la fuggevole esperienza con Paris, che naturalmente non ha niente a che fare con la Paris di cui ho già narrato, è solo un altro nome a caso.

Cosa c'azzecca tutto questo col quadro, mi direte voi. Calma, adesso ci arrivo.

Capita quindi che il moroso di Veruska -tale Cervus- venga informato da una persona a caso del fatto che la sua fanciulla riversi il suo ardore su entità esterne. Cervus non ha un bellissimo carattere, in più lavora come un pazzo tutta la settimana, e gli capita cioè di essere pure un po' stressato talvolta. Quindi al caro Cervus la prima idea che viene in mente una volta appreso tutto ciò è quella di gambizzare Kevi.
Poi però si ricorda che in fondo non è uno di quelli che possono fregiarsi dell'impunità parlamentare (all'epoca c'era un sistema politico molto simile al nostro), e quindi decide di presentarsi di notte a casa Kevi con un cappuccio in testa, e al motto di "moralizziamo la nostra società" procede caricando di legnate il buon caro Kevi.

Kevi che è uno che capisce le cose al volo, ha l'illuminazione e decide di troncare ogni rapporto con Veruska. Questa tutta disperata allora si fa più affettuosa con Cervus (ciò a causa del noto fenomeno della compensazione, tipico delle persone tutte d'un pezzo), il quale però non ci casca e posto di fronte alla prospettiva di essere reso cervus di fatto (probabilmente) vita natural durante decide di troncare a sua volta la decennale relazione con Veruska.

E allora ecco il quadro, in pratica un'istantanea dell'artista. Veruska appena abbandonata al suo destino siede in uno dei peggiori bar di Caracas -quello in cui successivamente sarebbe andata a finire anche Rossella O'Hara-, con di fronte una scodella di bayles corretto cachaca. Il viso è a metà tra il corrucciato e l'inebetito, evidente segno di dissidio interiore. La ragazza si domanda perchè mai non possa essere felice, perchè a lei le cose vadano sempre male, e perchè tutto gira dannatamente intorno ogni volta che beve il bayles corretto cachaca. Accanto siede Rufus, che quella notte diventerà padre del figlio di Veruska, dato che Cervus oltre che avere un pessimo carattere ed essere vendicativo, è anche un bastardo dentro, e prima di mollare Veruska le ha sostituito le pillole con dei tictac.

Una curiosità sul nome del quadro, Absinthe (= assenzio). Degas dovete sapere non era un grande intenditore di liquori, soprattutto dopo averne bevuto parecchi, e per lui tutto finiva per essere assenzio, il liquore che andava di moda a quell'epoca. Tutti però sanno che nella realtà si trattava di bayles corretto cachaca.

PS il pesce d'aprile di libero mi ha fatto morir dal ridere... proprio...

 
 
 
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