Viviamo in un'epoca in cui il tema della precarietà è quanto mai pressante sulla nostra società. Molti si trovano in situazioni di assoluto disagio a causa di un sistema legislativo che non è basato sulle normali necessità di ogni persona, bensì sugli interessi economici.E che questi ultimi siano enormi, lo si capisce quando Panorama mette in copertina una giovane e ruspante fanciulla accompagnata dal titolo a caratteri cubitali "Vi sembro precaria?", sottotitolato "Storie di chi con il contratto a termine ha imparato a vivere bene"Ma la logica di Panorama è tutta speciale, sulla copertina del prossimo numero ci sarà una foto di Tanzi sullo sfondo della sua magnifica villa titolata "Vi sembro un fallito?", sottotitolato "Storie di chi ha saputo investire bene nella sua vita". L'importante è saper comunicare un'immagine, che sia o no rispondente alla verità non importa poi molto.Comunque, anche la mia azienda naturalmente non ha potuto, anzi non ha voluto sottrarsi a questo trend, ovviamente in proporzioni rapportate ai personaggi in gioco.Il mio direttore è impegnato costantemente con queste tematiche. Quasi tutti nella mia azienda vengono assunti con un contratto a termine, almeno all'inizio. A certi questo poi viene prolungato di sei mesi in sei mesi, anche per oltre un anno.Mi vergogno a dirlo, ma la causa di ciò all'inizio è stata mia. Infatti dopo i miei primi tre mesi di prova l'azienda mi aveva proposto subito il contratto a tempo indeterminato, e io -che notoriamente sragiono con una certa facilità- avevo chiesto invece un ulteriore contratto a termine, più sostazioso dal punto di vista economico ma che fornisse loro garanzie di poter sbarazzarsi di me in caso non soddisfacessi le loro aspettative.Loro allora rifiutarono, e adesso forse memori dell'errore fatto ci pensano davvero bene prima di assumere qualcuno in modo definitivo...Ad ogni modo c'è a chi va bene. Uno degli ultimi arrivati, il cactus aziendale, è stato fortunato perchè è stato preso subito in via definitiva. Per lui il direttore ha butt... ehm, investito 1500 euro, direi una equa somma quando poi si perdono ore e ore a discutere con i dipendenti del fatto che le trasferte vengono pagate in modo solo parziale. E' noto infatti che il cactus non polemizza sui rimborsi, è un bravo dipendente, lui.
LA NUOVA PRECARIA
Viviamo in un'epoca in cui il tema della precarietà è quanto mai pressante sulla nostra società. Molti si trovano in situazioni di assoluto disagio a causa di un sistema legislativo che non è basato sulle normali necessità di ogni persona, bensì sugli interessi economici.E che questi ultimi siano enormi, lo si capisce quando Panorama mette in copertina una giovane e ruspante fanciulla accompagnata dal titolo a caratteri cubitali "Vi sembro precaria?", sottotitolato "Storie di chi con il contratto a termine ha imparato a vivere bene"Ma la logica di Panorama è tutta speciale, sulla copertina del prossimo numero ci sarà una foto di Tanzi sullo sfondo della sua magnifica villa titolata "Vi sembro un fallito?", sottotitolato "Storie di chi ha saputo investire bene nella sua vita". L'importante è saper comunicare un'immagine, che sia o no rispondente alla verità non importa poi molto.Comunque, anche la mia azienda naturalmente non ha potuto, anzi non ha voluto sottrarsi a questo trend, ovviamente in proporzioni rapportate ai personaggi in gioco.Il mio direttore è impegnato costantemente con queste tematiche. Quasi tutti nella mia azienda vengono assunti con un contratto a termine, almeno all'inizio. A certi questo poi viene prolungato di sei mesi in sei mesi, anche per oltre un anno.Mi vergogno a dirlo, ma la causa di ciò all'inizio è stata mia. Infatti dopo i miei primi tre mesi di prova l'azienda mi aveva proposto subito il contratto a tempo indeterminato, e io -che notoriamente sragiono con una certa facilità- avevo chiesto invece un ulteriore contratto a termine, più sostazioso dal punto di vista economico ma che fornisse loro garanzie di poter sbarazzarsi di me in caso non soddisfacessi le loro aspettative.Loro allora rifiutarono, e adesso forse memori dell'errore fatto ci pensano davvero bene prima di assumere qualcuno in modo definitivo...Ad ogni modo c'è a chi va bene. Uno degli ultimi arrivati, il cactus aziendale, è stato fortunato perchè è stato preso subito in via definitiva. Per lui il direttore ha butt... ehm, investito 1500 euro, direi una equa somma quando poi si perdono ore e ore a discutere con i dipendenti del fatto che le trasferte vengono pagate in modo solo parziale. E' noto infatti che il cactus non polemizza sui rimborsi, è un bravo dipendente, lui.