al-amin

" L'equità giuridica, sociale e internazionale nell'Islam"


  AL HAMDU LI ALLAHI RABBI AL 'ALAMIN WA SALAH WA SALAM 'ALA RUSULI ALLAHI AGMA 'IN Fratelli e sorelle: oggi vogliamo trattare dell'equità giuridica, sociale e internazionale nell'Islam. Vediamo dunque che in effetti l'Islam raccomanda di applicare la legge in modo conforme per tutti, senza alcuna differenza di ceto, cultura, razza o religione. L'importanza e l'uguaglianza dei diritti ci è stata insegnata anche dall'Inviato di Dio (la pace su di lui) nella sua khutba di addio: "O gente, tutti voi appartenete ad Adamo e Adamo viene dalla polvere. L'arabo non prevarichi sullo straniero, né lo straniero sull'arabo, il rosso non prevarichi sul bianco, né il bianco sul rosso e Dio mi è testimone di questo". Riferito da Al-Bukhari. Ed inoltre il Messagero (la pace su di lui) ha affermato: "La gente è uguale come i denti del pettine". Il Profeta (la pace su di Lui) ha proibito di favorire il nobile altolocato a danno del debole. Lo apprendiamo dal suo discorso a Osama ibn Zayd quando voleva intercedere a favore di una nobile donna: "Così interferisco nelle restrizioni imposte da Allah, o Osama!". Anche quando il Profeta (la pace su di Lui) affidò l'incarico di giudice ad Abu Musa gli raccomandò di riconciliare i due contendenti equamente. L'equità sociale nell'Islam non impone l'annullamento dell'indigenza soltanto in questa esistenza, ma obbliga ad alleviare i malanni psicologici e materiali che essa comporta. L'Islam ha considerato il ricco e il povero due realtà determinate dalla natura dell'esistenza umana come leggiamo nel Sacro Corano: "...Anzi Noi abbiamo dispensato fra loro i mezzi per vivere sulla terra..." (Sura degli ornamenti d'oro XLIII, v. 32). L'Islam ha curato la povertà senza requisire diritti e beni dei benestanti. L'Islam ritiene che ognuno possa attraverso la propria capacità e quindi il proprio lavoro ottenere il propro guadagno, nel pieno ed assoluto rispetto di ogni genere di attività purché sia sana e lecita. Così l'Islam ha reso delle agevolazioni per i mezzi di sussistenza delle fasce più deboli della società istituendo la Bayt al-Mal (erario delle Stato musulmano), la zakah e il mantenimento da parte dei parenti ricchi di quelli bisognosi. Per quanto riguarda l'equità da parte dello Stato, e nell'interesse quindi di attuarla, l'Islam ha ingiunto l'adempimento di un patto perfino con i nemici, come ha detto Allah Potente ed Eccelso: "... e rispettate i patti, perché dei patti vi sarà reso conto" (Sura del viaggio notturno VII, v. 34). Questo perché l'Islam ha stabilito il patto come stipulato con Allah, perciò chi lo infrange è come se lo facesse con Allah l'Altissimo. Leggiamo infatti nel Sacro Corano: "...non vi servite dei vostri giuramenti come inganno fra voi..." (Sura dell'ape XVI, v. 92). Ma nel caso in cui via sia il timore di slealtà Allah Potente ed Eccelso ha detto: "E se temi tradimento da parte di un popolo, rigetta la loro alleanza come essi hanno fatto con la tua..." (Sura del bottino VIII, v. 58). Fratelli e sorelle: dobbiamo sempre ricordare questi nobili insegnamenti che ci dimostrano quanto la giustizia e l'equità siano fondamentali in ogni ambito. Preghiamo Allah di essere fra coloro che li seguono sempre. WA SALAMUN 'ALA AL-MURSALIN WA L-HAMDU LILLAHI RABBI AL-'ALAMIN