al-amin

Dalla morale del Profeta (La pace su di Lui)


 
AL HAMDU LI ALLAHI RABBI AL ‘ALAMIN WA SALAH WA SALAM ‘ALA RUSULI ALLAHI AGMA ‘IN Fratelli e sorelle, la natura nobile, gentile e dolce del Profeta (la pace su di lui) lo rese caro a tutti ed è considerata una misericordia divina. Al riguardo leggiamo e spieghiamo le parole di Allah l’Altissimo: “Per misericordie ispirazione di Allah tu li trattasti con dolcezza, e se fossi stato crudele e duro di cuore si sarebbero dispersi e allontanati da te; perdonali dunque e prega che Allah li perdoni, e consigliati con loro sul da farsi, e quando hai preso una decisione confida in Allah, perché Allah ama quelli che confidano in Lui” (Sura della Famiglia di ‘Imran III, v. 159). Allah l’Altissimo ha concesso al Messaggero (la pace su di lui) che la misericordia fosse una sua qualità innata, ed anche la dolcezza era una sua peculiarità, queste erano motivo della misericordia di Allah per il Profeta (la pace su di lui). Ance se alcune determinate circostanze esigevano un comportamento ed un trattamento duro, Allah fece sì che il Suo Inviato avesse misericordia e dolcezza con tutti, queste erano appunto le sue qualità più importanti come ha detto Allah l’Altissimo: “E te non abbiamo inviato che in segno di grazia per il mondo” (Sura dei profeti XXI, v. 107). Poi Allah Potente ed Eccelso ha spiegato che, se il Suo inviato (la pace su di lui) avesse assunto un atteggiamento troppo aspro avrebbe indotto la gente a separarsi da lui e ad allontanarsi, e questo li avrebbe portati alla perdizione, invece i Compagni lo seguivano raccolti e uniti intorno a lui. Poi Allah Potente ed Eccelso ordinò al Messaggero (la pace su di lui) di aggiungere alle suddette caratteristiche anche il perdono, l’indulgenza e l’intercessione per gli altri presso Dio. Dopo questo il Sacro Corano insiste su quanto fosse necessario che l’Inviato (la pace su di lui) si consultasse sulle questioni della loro vita per placarli guadagnare il loro affetto, ed anche perché la Ummah avesse una conoscenza giuridica e, quindi nessuno rifuggisse dalla giustizia. A questo proposito ‘Aisha (Allah si compiaccia di lei) ha affermato di non aver visto un uomo che si consultasse con gli altri più del Messaggero (la pace su di lui). Perciò Allah l’Altissimo elogiò gli ansar dicendo: “…e delle loro faccende decidono consultandosi fra loro…” (Sura della consultazione XLII, v. 38). Il Profeta (la pace su di lui) ribadisce l’importanza della veridicità ed onestà nella consultazione asserendo che la persona a cui si chiede consiglio deve essere fidata ed inoltre afferma :” Se a uno di voi viene chiesto un consiglio dunque non si risparmi in questo”. Fratelli e Sorelle: proseguendo nella lettura del versetto vediamo quanto sia importante decidere e avere una precisa opinione a seguito di una consultazione reciproca. Questa risolutezza nel cuore fa sì che esso rapidamente e pienamente confidi in Allah, lasciando il risultato ad Allah Potente ed Eccelso, perché ogni cosa è nelle Sue mani. Si giunge a ciò dopo che la calma alberga nel cuore e nell’anima e l’aver portato a compimento le cose perché fare affidamento su Allah non significa negligenza, e Allah ama quelli che confidano in Lui, come ha affermato proprio in questo versetto: “… e quando hai preso una decisione confida in Allah, perché Allah ama quelli che confidano in Lui”. Fratelli e Sorelle: in conclusione abbiamo imparato che dobbiamo seguire l’esempio dell’Inviato di Allah (la pace su di lui) nella sua morale e nella sua condotta. WA SALAMUN ‘ALA AL-MURSALIN WA L-HAMDU LILLAHI RABBI AL-ALAMIN.