Il Malloppo

Alla ricerca del cellulare perduto – II parte.


  .... segue, seconda parte .... Mi sto rendendo conto che sto perdendo tempo. Correre dietro quel telefono low-cost è inutile. Dovrei seguire il consiglio di Marcel Proust! No, non voglio comprare un iPhone come tutti. Mi guardo intorno e vedo la distanza tra me e le persone che mi circondano in questo centro commerciale. Forse qualche anno in più, forse l’abitudine a confrontarmi personalmente con gli altri. Probabilmente non c’è questa distanza, ma rispetto a tutti ho i capelli spettinati dal casco, un taglio che si allontana dalle mode calcistiche e le sopracciglia non rifatte. Eppure mi diverto con i famosi messaggini, sono sempre stato un tecnologico.  Ho anche un bel gruppo su whatsapp con gli amici storici: per fortuna abbiamo ancora il bisogno di incontrarci e scambiare idee, emozioni e sensazioni. Qui intorno non si parla più! Si usano le faccine per comunicare lo stato interiore! Nessuno guarda più negli occhi delle persone, legge ed interpreta i messaggi del corpo, respiragli odori e vive il momento.  Con il telefono non ci si parla neanche più, ci si scrive. Neanche il piacevole ricordo di sentire una voce emozionata e interrotta da un qualsiasi imbarazzo per una comunicazione importante. Non è necessario spiegare nulla, è più facile fare confusione e fraintendere,  non si  gustano i momenti di silenzio e le sensazioni. Tutto ricade nell’incomprensione, nell’insoddisfazione, nel poco tempo disponibile e nella classica gelosia.Correre dietro quel telefono è inutile e poi oggi ho l’influenza: il commesso mi aveva detto che arrivavano gli altri telefoni, io resto a casa alla ricerca del tempo perduto, dietro whatsapp.  Domani, vedremo!