Partendo dal presupposto che “l’offerta è direttamente proporzionale all’analisi della domanda” è, a mio avviso, possibile concludere (prima ancora di iniziare!
) che non sia tanto la televisione in se stessa (programmi e conduttori/ttrici inclusi) ad andare incontro ad un impoverimento ed un più basso livello qualitativo, quanto il generale buon gusto, modelli culturali, interessi, intelligenza di quei destinatari cui la televisione si rivolge. Scopo della tv è principalmente quello di mantenere un più alto livello di interesse, di concentrazione durante i programmi solo per assicurarsi che lo stesso livello sia alto durante la propaganda…risorsa vitale della televisione. Come fa questo? Attraverso la messa in onda di quei contenuti “bassi” (quali “volgarità, sesso, perversioni, sesso, sesso, sesso e ancora sesso)…questo interessa la massa. Se solo si volesse (nonché si potesse), la tv potrebbe essere molto più istruttiva/costruttiva di quanto ci si possa credere!
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