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Il corso d'acqua era chiamato dai Greci Akesines e dai Romani Onobola.
Dietro i ruderi del Castello, nel territorio di Francavilla di Sicilia, vi sono preziose testimonianze di archeologia industriale; l'energia cinetica dell'acqua che si trasforma in energia elettrica: vecchie turbine, paratoie, e poi giù, nella frazione di Fondaco di Motta Camastra, e dopo su per la condotta forzata, il primo salto e... fu la luce; la prima produzione di energia elettrica, fra la fine del 1800 e l'inizio del 1900. È per questa preziosa fonte di energia, che da Taormina, i turisti dell'800, partivano in carrozza alla volta di Francavilla per le cure termali (acque sulfuree) e soggiornavano all'Hotel du Chateaux avec la lumière electrique, come si legge in un depliant turistico edito in Svizzera.