Aldaegrassa

Partirà il prossimo 7 settembre, sempre su Mtv, la terza stagione di "16 anni e incinta", programma made in Usa dove delle giovanissime raccontano la loro involontaria esperienza di mamme teenagers.

L'anno scorso l'ho seguito spesso, perché mi piace il racconto stile diario di quello che succede nella vita di una ragazzina spensierata che improvvisamente è costretta a diventare grande. E mi piace vedere come molte di loro trovino comunque la forza di andare avanti e di fare progetti per il futuro nonostante genitori ostili o assenti e pseudofidanzati che qualche volta condividono la responsabilità e qualche volta no.

In questi giorni sta andando in onda la seconda serie. Quella di ieri sera si intitolava "No easy decision", con Markai e James che ci ricascano. Genitori a soli 16 anni, a 17 scoprono di aspettare un secondo figlio. Che fare? I due ne parlano insieme e poi decidono di non portare avanti la gravidanza. Segue poi una registrazione in studio con il Dr. Drew, argomento contraccezione e aborto. Com'è infatti potuto accadere che Markai restasse incinta un'altra volta? Semplice, come spesso accade l'ignoranza sul funzionamento dei metodi contraccettivi li rende sostanzialmente inutili.

L'argomento è spinoso, ma affrontato bene dal punto di vista didattico. Che però un po' annoia, perché si perde lo stile diario delle altre puntate.

E poi, in questo caso, il docureality è un po' troppo docu e un po' troppo poco reality. Probabilmente perché, almeno credo, ragazze o donne che vivono realmente quest'esperienza non vanno di certo a raccontarla di fronte a milioni di persone.

Come spiegare altrimenti come Markai, in piena crisi prima isterica, poi lacrimosa e, infine, solo triste, trovi il tempo e la voglia di coordinare le unghie finte con la maglia e gli accessori che indossa?