Aldaegrassa

Tutti pazzi. Punto


Come al solito sono caduta nel tranello in cui cado sempre: arrivare alla terza stagione di una fiction. Perché non c'è niente da fare, è una legge non scritta della sceneggiatura. Alla terza volta le idee cominciano a scarseggiare e si ricorre a espedienti di farsa, mentre i personaggi diventano, quando va bene, caricature di se stessi. Cosa che è puntualmente successa anche con Tutti pazzi per amore 3. Fin dall'inizio non mi ha convinto, ma per non ammettere la sconfitta l'ho visto fino alla fine. Intanto, giudizio personalissimo, il personaggio di Laura è diventato di una mosceria senza pari, forse nella quarta serie scoprirà una vocazione religiosa. La sorella ha superato ogni limite di lagnosità, per non parlare della sex addicted, alias Francesca Inaudi, che francamente con questa storia della mancanza di sesso ha stancato. Quello che proprio è mancato è qualsiasi elementare aggancio alla realtà. Al giorno d'oggi, se il tuo fidanzato va in America e tu hai bisogno di fare sesso non salti sul primo aereo e lo raggiungi? E allora che senso ha imbastire puntata dopo puntata tentativi vari di resistere alle tentazioni?E poi, i sogni si devono realizzare a tutti i costi. Giusto. Ma quale padre accompagnerebbe la figlia incinta, e già ricoverata per un malore, a chiedere lavoro al meccanico sotto casa? E quale fidanzato la farebbe salire in moto? A proposito, ma non aveva il divieto di salire anche su un motorino?Insomma, di episodi ne potrei citare tanti. Ma mi limito a citare Martina Stella, l'unica che salverei dal naufragio: fiction bocciata, bocciata, bocciata.