Creato da scatolini2010 il 26/11/2010
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Come al solito sono caduta nel tranello in cui cado sempre: arrivare alla terza stagione di una fiction.
Perché non c'è niente da fare, è una legge non scritta della sceneggiatura. Alla terza volta le idee cominciano a scarseggiare e si ricorre a espedienti di farsa, mentre i personaggi diventano, quando va bene, caricature di se stessi.
Cosa che è puntualmente successa anche con Tutti pazzi per amore 3. Fin dall'inizio non mi ha convinto, ma per non ammettere la sconfitta l'ho visto fino alla fine.
Intanto, giudizio personalissimo, il personaggio di Laura è diventato di una mosceria senza pari, forse nella quarta serie scoprirà una vocazione religiosa. La sorella ha superato ogni limite di lagnosità, per non parlare della sex addicted, alias Francesca Inaudi, che francamente con questa storia della mancanza di sesso ha stancato.
Quello che proprio è mancato è qualsiasi elementare aggancio alla realtà. Al giorno d'oggi, se il tuo fidanzato va in America e tu hai bisogno di fare sesso non salti sul primo aereo e lo raggiungi? E allora che senso ha imbastire puntata dopo puntata tentativi vari di resistere alle tentazioni?
E poi, i sogni si devono realizzare a tutti i costi. Giusto. Ma quale padre accompagnerebbe la figlia incinta, e già ricoverata per un malore, a chiedere lavoro al meccanico sotto casa? E quale fidanzato la farebbe salire in moto? A proposito, ma non aveva il divieto di salire anche su un motorino?
Insomma, di episodi ne potrei citare tanti.
Ma mi limito a citare Martina Stella, l'unica che salverei dal naufragio: fiction bocciata, bocciata, bocciata.
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Io vorrei conoscere quell'azionista di La 7 che si è precipitato a vendere le azioni dopo aver saputo che Chicco Mentana aveva avuto un bisticcio amoroso all'interno del suo tg...
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Quando si dice partecipare. Il ministro del lavoro scoppia a piangere mentre parla della norma che toglie alle pensioni l'indicizzazione all'inflazione. Lo so deve essere dura. Ma si consolerà presto, il vitalizio parlamentare non è stato indicizzato.
Il ministro dello sviluppo e dei trasporti ci mette il carico da dodici: "come dice Emma". Emma chi? La Marcegaglia? No, "Elsa, non Emma...scusate". E' un po' nervosetto pure lui.
Tassate le barche sopra i 10 metri. Essendoci un ministro Barca è il minimo...
Non c'è l'aumento Irpef, ma viene aumentata l'addizionale Irpef alle Regioni. Cioè pagano tutti e non quelli con Irpef al 41% (cioè con redditi medio-alti).
Ministro Barca in sofferenza mentre dice che il prelievo contributivo sulla casa aumenterà in maniera rilevante...ora si sente male..."abbiamo dovuto intervenire"...sull'italiano? No, sul trasporto pubblico locale. "Il provvedimento che salvaguardia"...l'italiano? No, i nostri conti pubblici...
"E' evidente che nella vita si può sempre fare meglio".
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Un altro post sui lapsus sottotitolati.
Stavolta succede al tg 5. Mentre va in onda il servizio sulle polemiche seguite alla buonuscita milionaria di Guarguaglini, ex presidente di Finmeccanica, nei sottotitoli appare la scritta: "polemiche sulle buonuscite milionarie dei manger italiani.
Cioè, una versione italiana del romanesco magnager di matrice Lotitiana...
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Sta per finire la prima stagione di Ginnaste-Vite parallele su Mtv, che chiude con i mondiali di Tokyo. Ci sarà una stagione 2? Forse sì, considerando la vicinanza con le olimpiadi di Londra 2012.
In questi mesi abbiamo imparato a conoscere queste ragazzine di tutta Italia, Carlotta "Carlo", la star del gruppo, Alessia, la 14enne padovana alle prese con la nostalgia di casa, Giulia la bionda toscana che si rompe il braccio, e tutte le altre.
I commenti sono perlopiù positivi: fa bene allo sport, fa conoscere al grande pubblico uno sport minore, mette in luce la parte buona e impegnata della gioventù, eccetera.
Tutto vero. Ma io non posso fare a meno di chiedermi se sia proprio così necessario portarle a vivere a Milano a 12-14 anni, facendole frequentare gli studi con degli insegnanti privati e facendole allenare ben 6 ore al giorno.
Mi sembra che ci sia il rischio concreto di creare una fabbrica delle illusioni. Quante di loro riusciranno a rimanere al top dopo lo sviluppo adolescenziale? E se non dovessero farcela, il ritorno alla vita "normale" avverrà senza traumi?
Oppure è meglio che vivano il loro sogno e quel che sarà sarà? Non lo so, ma penso che almeno la creazione di poli nord - sud -centro, tanto per farle stare il più possibile vicine a casa, non sia poi un progetto così irrealizzabile...
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Inviato da: diletta.castelli
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