Alè San Giuliano

IL GRANDE ANGELO


IL GRANDE ANGELODevo dire che chi gioca da qualche tempo nel San Giuliano, è in parte abituato alla voglia di disimpegno di Angelo. Da sempre animato da immenso amore per quella che è senz'altro  una sua creatura, con pochi altri,  pare arrivato ad un momento di saluto, che pur non essendo certo un cmmiato, è comunque un distacco. Sono anni che lo costringiamo a restare sul pezzo, chiedendogli di mantenere qualunque mansione, ma quest'anno il suo disimpegno ha un sapore diverso, più incisivo e meditato, che probabilmente lo porterà davvero a staccare la spina, dal punto di vista operativo. In effetti, nessuno è indispensabile, si dice, e in effetti, credo che questo proverbio sia vero, se si escludono Di Vaio (forse) e Angelo. Per due volte mi sono commosso, giocando con la maglia del San Giuliano, non sono proprio arrivato alle lacrime, ma quasi. La prima occasione fu quando Billy mise una palla sul dischetto, e lo fece su un bel campo davvero, in Via Andrea Costa, il Dall'Ara. Avevamo pareggiato grazie ad un pazzesco gol di Theo proprio allo scadere, e ci voleva la lotteria dei rigori per decretare i campioni provinciali di categoria. Il tiro non concesse scampo al portiere. Il secondo episodio risale all'annata seguente, in massima serie: nella gara di ritorno, contro il Trigari, mi pare, stavamo vincendo 1-0, ma proprio alla fine ne subimmo due, venendo di fatto condannati alla retrocessione. Sono due episodi salienti delle mie innumerevoli gare con questa maglia. Alti e bassi, anni, davvero tanti, passati a condividere una passione. Dapprima Angelo è stato l'allenatore, poi è divenuto giocatore, poi nuovamente mister, poi ancora si è trasformato in Presidente-giocatore-psicologo-magazziniere-tuttologo, e in tutto questo tempo,  in questa miriade di incarichi, è nata, piano, la nostra amicizia, forgiata su una grandissima stima reciproca. Angelo non è persona dai sentimenti manifesti, e nemmeno io lo sono poi tanto, ma davvero, qualche gesto, molto bello, di affetto e viva amicizia, l'ho ricevuto e me lo tengo stretto. Grandissimo, ineguagliabile, impareggiabile, è una delle poche persone che conosco capace di gesti che rimangono. Mi infortunai, si infortunarono in tanti, e mai è mancata una sua visita. Ma anche in un numero esagerato di altri casi, è stato sempre pronto ad assaporare il lato umano di ciascuno, e di esaltare le nostre pur mediocri capacità calcistiche. Unico destinatario di qualsiasi lamentela, di ogni problema da risolvere, unica riserva aurea di ottimismo e capacità infinita di progredire, di ripartire. E bellissimo infine come questa splendida figura sia diventata subitissimo importante, decisiva, per i grandissimi atleti che quest'anno si sono uniti alla squadra, diventandone immediatamente parte sostanziale.  Grande Angelo, il San Giuliano ti saluta, pensando che è giusto alfine passare la mano dalle incombenze, sapendo che il cuore rimane. Ed evidentemente, GRAZIE.