Alè San Giuliano

REAL TEAM AXYS CALDERARA-SG 3-0


Basta un minuto di follia per mandare tutto a gambe levate. SG: Alvaro, Malaspina, Orlando (65' La Torre), Ruggia, Bonzagni, Bernetti (50' Mordenti), Collina (55' Di Petrillo), Borruto, Maiello, Fini, FerruccioAmmonito: FerruccioAhi, come è amara Calderara! Tornati in campo per dare concretezza alla classifica dopo due brutte serate, ricadiamo negli stessi errori e paghiamo dazio di fronte ad una squadra votata al gioco di rimessa, ma comunque parsa estremamente solida e concreta. E dire che nelle prime battute la squadra pare girare, la palla passa piuttosto bene sulle fasce laterali, e salvo qualche problema a sfondare, stante la serata meno brillante del solito per Fabio ed Alby, abbiamo un possesso palla che pare rassicurante. L'avversario appare guardingo, e preferisce proporsi di rimessa, ma un Tony in buona vena pare più che sufficiente ad arginare le ripartenze. Col passare dei minuti proviamo a porre piede sull'acceleratore, arrivando ad una prima azione molto bella con Mattia che metet in movimento Giorgio, il quale preferisce sparare da troppo lontano, una palla piuttosto lenta. E' ancora il nostro attaccante ad avere una buona occasione imbeccato da destra, ma tenendo il corpo alto tira alle stelle da buona posizione.Purtroppo, quando la lancetta arriva al 28' succede l'irreparabile: su azione d'angolo subiamo una perentoria azione di contropiede, sul quale nessuno provvede all'ovvio fallo tattico, ma dove anzi, commettendone di cotte e di crude, ci facciamo pure saltare come birilli, dove basta attendere l'avversario, sicchè, alla fine della fiera, si trovano in due davanti a Nino e lo battono senza pietà. Nemmeno il tempo di organizzarsi che la stessa cosa avviene sulla fascia opposta.In panchina c'è chi guarda incredulo a quanto accaduto. Il calcio è questo, e non tollera errori tanto gravi.La frittata è fatta, e nel caos più totale, c'è tempo per una traversa clamorosa del Calderara e una uscita provvidenziale di Nino. Poteva essere notte fonda.Nell'intervallo si contano i feriti, c'è da recuperare soprattutto dal punto di vista psicologico. Nello spogliatoio i giocatori mi appaiono come pulcini srpresi dalla pioggia.La ripresa è un passatempo inutile per il risultato, ma certamente bella per scoprire l'ardore significativo di un grande Ilario, pronto a combattere su ogni pallone, e pure di DIpe e Vito, quest'ultimo in campo nonostante qualche acciacco.In un'unica occasione potremmo davvero riaprire i giochi, ma il tocco di Nando è salvato sulla riga da un difensore e poi preda del portiere.Sul finale, ci spingiamo troppo avanti, e l'avversario, dopo aver sbagliato diverse occasioni, trova sul fischio finale il terzo gol.Il risultato non fa altro che sottolineare le numerose lacune che ci perseguitano, per le quali continuo a maledire il poco tempo che ancora ci accomuna. Certamente la fase difensiva è totalmente da rivedere, risulta indecorsoso subire nuovamente reti come le due del primo tempo, quando da sempre si è posto l'indice su come comportarsi in azioni come queste. Tuttavia è giusto anche guardare a cosa è girato bene, seppure per mezzora soltanto. Per quello stretto periodo la palla ha girato, e pur mancando la necessaria efficacia in attacco, la squadra ha mantenuto un egregio possesso palla. Questo deve bastare per indicare la strada, anche se ormai appare evidente che essa sarà lunga e tornemntata, e che probabilmente questa stagione non sarà sufficiente per vedere veri risultati.