Alè San Giuliano

SG7: Esordio amaro al torneo Città di Bologna, ma la squadra c'è


Articolo di Jack Volta Serata da incubo al torneo calcio a 7 della rappresentativa giuliana. Pochi minuti e Runda si rompe il tendine di un dito (auguri di veloce guarigione), poi una sconfitta nata nei primi tempi, dove l'avversario pesca il gol ad ogni tiro. Bella la ripresa. Bo –   Appurato che il torneo dei Colli Bolognesi esiste anche quest’anno (tra l’altro con categoria over 35) e si disputa al Beretta Rossa, evidentemente per incompatibilità col Club Italia o per scelte diverse, dato che quest’anno è sotto l’egida della UISP, è partito il Città di Bologna.Il gironcino di qualificazione ha già visto il primo match, tra Amsterdam Warriors e Ghepard, chiudersi sull’ 1 a 1: motivo per cui l’sg7, affrontando proprio i Warriors potrà farsi un’idea assai precisa di cosa lo attende in quest’avvio di torneo.Squadra al completo con le assenze storiche di Jack ed Enea, entrambi fermi per via delle ginocchia.Nel pre match, grandi festeggiamenti per Baldo, tornato vittorioso da una trasferta a Praga, in coppia con Lambo e Maci: il presidentissimo saltella che è un piacere, a ben guardarlo sembra Kermit, la rana dei Muppet. So già che farà un buon match.Il clima è piacevole, nonostante che, al di fuori dell’enclave di via della Barca, Bologna paia di più Saigon che una città italiana.Il concetto di piacevolezza climatica, naturalmente, va immediatamente a ramengo appena si mette piede all’interno dello spogliatoio: temperatura su 60° e igrometro al 170%. Praticamente è come essere dei pesci nel Mar Rosso ad agosto.L’idea mi sconfinfera: Ilenio candidato al ruolo naturale di sogliola, Claudio che diventa lo squalo, Venere una perfetta razza, Lele il pesce pagliaccio.Un bell’acquario, non c’è che dire.I ragionamenti pseudo tattici del pre match sono più o meno i soliti: considerato anche che mediamente i dirimpettai dell’Amsterdam sono talmente giovani da non sapere nemmeno chi è Gazebo, si opta per un possesso di palla estenuante, cercando di tenere il più corta possibile la linea di passaggio. L’idea sarebbe anche buona, ma al solito l’avvio dell’sg7 è sponsorizzato dal Tavor, per cui alla prima sortita Lele interpreta benissimo il ruolo di pesce pagliaccio e si perde il suo uomo, Baldo, come Kermit, saltella all’indietro, e con la schiena trafigge Runda tra i pali.Siamo al terzo minuto.Ne passano altri quattro di nulla, quando la guizzante ala dei guerrieri riceve sull’out sinistro dell’area e tira una semi loffia sulla quale Runda compie un gioco di prestigio, piegandosi come la carta oleata del salumiere che imbusta la mortadella. 2 a 0.Tre secondi e il Duca è in panchina dolorante: sgomento tra gli astanti quando si toglie il guantone e l’anulare sinistro risulta piegato a 90° sull’ultima falange. Sfiga boia: sul primo gol il dito del nostro è entrato in una rotazione che potrebbe essere studiata dalla NASA, col risultato che il tendine si è spaccato e il torneo del portiere giuliano è durato 7 minuti.In porta va l’uomo che sussurrava ai piccioni: il prode Maci, fedele al ruolo, comincia a urlare ai difensori che, però, finalmente si accorgono che è iniziata la partita e serrano decisamente le fila.In fase offensiva la produzione è in linea con l’ovulazione di una donna di 79 anni, ma nonostante tutto arrivano 4 o 5 tiri, tutti purtroppo inesorabilmente alti.Titti mostra segni di nervosismo, e non ha nemmeno tutti i torti: una Piada in crisi da ossigeno giostra esclusivamente sulla sinistra per cui il pelato, che vorrebbe una palla ogni 2,4 secondi, scalpita furiosamente.Finale di tempo: il Puma, sceso generoso a dare copertura davanti alla difesa su un calcio d’angolo, decide di fare la cosa più sensata: parte testa bassa in un leggendario dribbling 1 contro 6.Ovviamente al primo dei 6 che avrebbe voluto saltare viene ignobilmente uccellato: difesa inevitabilmente sguarnita, tocco involontario di Segino che spiazza Maci, giusto per non farsi mancare niente, e 3 a 0 proprio allo scadere.La testa più alta di un giuliano, nel ritorno in panchina al doppio fischio dell’arbitro, è circa a 14 centimetri da terra.La ripresa, però, vede un’altra squadra: non che l’Amsterdam avesse fatto granchè (circa 4 tiri per 3 gol) ma l’sg7 può solo migliorare.Infatti: gli olandesi si aspettano una squadra rinunciataria e invece cozzano contro un team rigenerato. Piada comincia a girare il pallone che sembra un tergicristallo, Titti e Lambo e poi ancora Segio e Ile spingono forte sulle fasce, il Puma smista e Lele e Baldo, dietro, giganteggiano.Fioccano le occasioni ma il calibro giuliano ha una gradazione sbagliata di circa mezzo metro. Tanti tiri alti di poco e mischioni in area dove non salta mai fuori lo straccio di una gamba giusta che la sbatta dentro.Sergio si invola sulla fascia sinistra, tira una bella stecca rasoterra che supera il portiere e che, ovviamente, si stampa sul palo. Sulla ribattuta si apre un corso di Samba in area olandese ma a nessuno dei nostri riesce il movimento di bacino giusto.Ilenio decide di partire palla al piede e cerca il leggendario passaggio orrizontale che trova libera la punta avversa. 4 a 0.Francamente, sembra una comica. Tre baggianate in un primo tempo modestissimo da ambo le parti e 3 a 0 per gli altri. Primo errore nella ripresa e sono quattro.Va bè, non è serata da Casinò. A poco dal termine è Lele che si avventa su un pallone che danza al limite dell’area e lo scaraventa in porta per la bandiera.Un primo tempo modesto ma che non ha visto gli avversari dominare è stato seguito da una ripresa dominata in lungo e in largo: il prodotto?  Un bel 1 a 4 e il portiere k.o. La dea bendata sarà pure cieca, ma di sicuro è una bella stronza. I più del match:      Tutta la ripresa, giocata da vera squadra, compatta e decisa.   I meno del match:    Il k.o. di Runda. Terzo giuliano a chiudere anticipatamente la stagione. Che palle.