Alè San Giuliano

SG-Ozzano 0-0 SFIDA NEL FANGO!


Il nostro campo proprio non ne vuole sapere di presentarsi in condizioni decenti. Come Enea, il magico Fisso, che appena tira un filo d'aria (a Settembre), si mette pile e giaccone alla Zurbriggen, il nostro terreno, alla prima goccia, si inzuppa come una spugna. Giochiamo quindi con una porta sommersa ed un terreno in pessime condizioni. L'avversario è tonicissimo: si presenta da secondo dopo una lunga serie di vittorie consecutive. Noi, che veniamo dallo zuccherino di mercoledì, recuperiamo Maci, una metà di Nik, ma perdiamo Ila e Concia e abbiamo Marchino e Dunga acciaccati (oltre alla solita lunga lista di infortunati). In porta Luca, DIfesa con Bergo, Gabri, Maci ed Alberto, centrocampo con Titti a destra, Theo e Dunga in mezzo, Trita a sinistra, il Kaiser e Bomber Aldo di punta. Capiamo che non sia una passeggiata dal primo minuto, quando sbagliando un fuorigioco, lasciamo una prateria al centravanti avversario, che però si decentra e calcia fuori. Fatichiamo a tener palla, e subiamo l'inventiva del piccolo ma insidiosissimo 10 rivale, che si insinua tra la nostra difesa e centrocampo e tenta spesso la discesa, e che, fortunatamente, è impreciso nella rifinitura; quando parte alla grande, c'è Gabriele che opportunamente sacrifica un giallo alla causa con una bastonata senza cattiveria. Un paio di egregi interventi difensivi ci fanno cambiare un pò atteggiamento e da smarriti diventiamo decisi e determinati. Risponde alla grande Alberto, che sta davvero disputando una gara ottima quando è vittima di uno stiramento. Film già visto con numerosi altri interpreti, così entra Marchino (già acciaccato). Il primo tempo finisce con un chiaro predominio ospite, ma con una tenuta globale della squadra. La ripresa si apre con un rigore per l'Ozzano, causato da un intervento deciso di Gabri su un'azione di rimessa dopo un rimpallo. Non sarà il rigore più netto della storia (dalla mia posizione proprio non sembrava fallo, e protesto per questo con vivacità), ma è lo stesso difensore a confermare di aver toccato il piede prima della palla. Tiro fuori. DOPO il rigore, quando il sospiro di sollievo è stato tirato, Maci inveisce contro l'arbitro, e quando passa alle offese viene espulso. Con tutta la stima, l'amicizia, e l'affetto profondo che provo per questo grande personaggio, non è possibile che stigmatizzare pesantemente questo atto gratuito e fortemente autolesionista, e non si può che ripetere la solita solfa: PROVIAMO A PENSARE ALLA SQUADRA. Un comportamento del genere non fa che affossare gli altri e danneggiarci pesantemente. Sarebbe decisivo pensare al plurale, almeno ora che lo spogliatoio giuliano appare dolce e burroso. Tra l'altro, a quanto pare, il rigore c'era. Fortunatamente, abbiamo una vecchia arma da schierare, e buttiamo nella mischia un indomito Billy, al posto di un evanescente Aldo. Il ritorno del grande capitano ci dà un filo di luce, e per una ventina di minuti riusciamo a reggere il centrocampo, spostando Theo sulla fascia del Maci furioso. Ma più passa il tempo, più la minoranza numerica si fa sentire e l'avversario ci pressa in modo assolutamente incredibile. Entra Nik per Trita, ed anch'egli ci dà un minimo di respiro, non sufficiente, tuttavia, a respingere nelle dovute maniere la forza avversaria. Non resta, allora, che l'uno contro uno, non rimane che una partita gladiatoria da giocare contro i leoni. Due reti annullate all'Ozzano, per fuorigioco, una paratissima di Luca, una serie di mischie inenarrabili, ma la palla non entra. Nelle rare azioni di rimessa potremmo far malissimo: un'azione Nik-Kaiser viene arrestata per fuorigioco, una palla arriva bene a Fabio che va via all'avversario e si presenta davanti al portiere, ma spreca a fil di palo. In ogni caso è molto difficile descrivere l'assedio finale, dal quale usciamo illibati. Senza più n minimo di fiato rimasto, ci accorgiamo di essere riusciti a mantenere inviolata la nostra porta. Un pari che certamente, visto l'andamento della gara, è da considerare eccellente.Un pari di una squadra ancora molto povera e malconcia, ma che almeno ha ritrovato il carattere che ci vuole. Dopo una discreta serie di gare dove avevamo avuto moltissime occasioni senza segnare, ed eravamo stati puniti da un'unica palla, la situazione si capovolge, siamo noi a trasformarci in fortino e a resistere. Certamente influisce un cambio di rotta a livello di orgoglio, di determinazione, ma magari è anche la fortuna ad avere girato un pò la testa dalla nostra. Rimane un numero altissimo di giocatori da recuperare, ed una pausa da sfruttare al meglio per rimettersi fisicamente. Allora avanti SG!