Alè San Giuliano

Calcara -SG 2-2: parla ANGELO


La partita di oggi sarà, salvo imprevisti, l’ultima mia partita alla guida di questa squadra.Ho avuto l’onore (e l’onere) di allenare il San Giuliano per molti anni, probabilmente troppi.Non sto qui a ricordare tutte le persone che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare in questo periodo perché l'elenco sarebbe necessariamente troppo lungo.Scrivo queste due righe semplicemente per ringraziare tutti quelli che hanno sudato, gioito e sofferto per questa squadra e tutti quelli che vorranno continuare su un percorso che, all'inizio di questa avventura, nessuno avrebbe scomesso potesse essere così lungo.E soprattutto ringrazio tutti quelli che mi hanno sopportato o addirittura mi hanno dato fiducia, anche soltanto ad intermittenza, cercando di mettere in pratica le indicazioni fornite, ringrazio quanti mi hanno aiutato con suggerimenti o critiche o discussioni di vario genere, insomma tutti quelli che hanno attivamente partecipato a questa mia esperienza che, ovviamente, sarà per me un ricordo indelebile.Angelo (messaggio scritto il 29 maggio 2010)Sapevo già che sarebbe stato difficile metterne insieme 11 per la partita, avevamo provato a chiedere l'anticipo ma non era stato possibile causa impegni della squadra over 35 del Calcara.Giovedì pomeriggio ero ancora a quota 9 quando ho ricevuto risposte positive da Leo (e già con lui in campo mi sentivo più tranquillo) e dal grande Vale che aveva dovuto scombussolare il suo fitto calendario di impegni, insomma due giocatori che, come pochi altri, hanno sempre associato qualità tecniche, generosità e grandi doti caratteriali e comportamentali.Apro una breve parentesi per ringraziare enormemente il Puma che, non solo è sempre il primo a cercare di rendersi disponibile, ma collabora anche alla "caccia" all'ultimo uomo. In realtà l'aspetto più bello di Claudio è che si studia con attenzione i disponibili e gli incerti e, se vede che ho dei buchi in attacco, fa sempre il tentativo in più per provare a sopperire alle nostre necessità.Poi, tra venerdì e sabato, la situazione è ulteriormente migliorata e alla fine è stato possibile avere un numero adeguato di giocatori.La giornata si apriva con una sorta di contestazione arbitrale dovuta ad una serie di aggressioni subite, ultima delle quali al termine della partita tra Robby Bar e Ozzano Tolara che ha visto 6 giocatori del Robby Bar espulsi e una disciplinare che ha comminato 8 squalifiche di cui una per un anno. Il tutto era finito anche sulle pagine del Carlino.Nello spogliatoio, facendo forza anche della mia ultima presenza in panchina, avevo invocato massima serenità e attenzione.Entriamo quindi in campo con il Gatto in porta, la difesa disposta a tre con Maci, Leo e Gabri, a centrocampo Theo e Dunga centrali, Trita a destra e Marchino a sinistra, Nick dietro alle due punte Aldo e Fabio.Partiamo subito male e dopo 5' ci ritroviamo sotto. Cross dalla sinistra, la palla arriva sul secondo palo dove c'è Barioni che anticipa Gabri e fa secco il Gatto da pochi passi.Per fortuna c'è una buona reazione e, poco alla volta, prendiamo possesso del gioco. Verso metà tempo c'è un delizioso lancio di Dunga sulla destra che trova millimetricamente il Kaiser che anticipa il suo marcatore, controlla bene e con un delizioso tocco fa secco il portiere in uscita.Poco alla volta il clima si accende, soprattutto tra il Kaiser e Vigna cominciano le scintille.Rientriamo nella ripresa con la stessa formazione e, dopo pochi minuti, passiamo in vantaggio. Punizione di Theo dalla sinistra che attraversa l'area, sul secondo palo c'è Dunga appostato che non ha difficoltà ad insaccare.Il clima si accende sempre di più. Nel frattempo entrano Giampa per Aldo e Titti per Trita. Arriva il pareggio, azione sulla sinistra e cross lungo verso il secondo palo dove Vannini anticipa Gabri e mette dentro con relativa facilità.Clima sempre più caldo e Fabio si fa cacciare. Subisce un fallo sulla trequarti, e avvia una serie infinita di proteste che gli costano il secondo giallo. A questo punto un bruttissimo episodio, diversi giocatori del Calcara applaudono l'espulsione. L'arbitro viene preso un po' alla sprovvista, Titti interviene, gli mette sulle spalle e lo fa girare per fargli vedere la "presa in giro" dei giocatori, l'arbitro, sentitosi le mani addosso, caccia Titti e sorvola sul resto.Io la vedo così. Fabio è un imbecille perché si fa cacciare con regolarità degna di miglior causa, però io continuo a pensare che se gli arbitri tirassero fuori più cartellini per i falli cattivi, il clima generale ne trarrebbe sicuro giovamento.Tralascio altri commenti sentiti dalle mie spalle, diciamo che i presenti non si sono tutti dimostrati dei signori al punto che uno dei giocatori in panchina (che da giovane aveva giocato con Giampa già "anziano" e ora se ne stava seduto con la sua barba brizzolata che lo aveva reso irriconoscibile al nostro vecchietto) si è alzato facendo per andarsene nello spogliatoio, disgustato dal comportamento dei suoi compagni.A questo punto, invece della resa, c'è uno scatto d'orgoglio e vengono giocati forse i 20' più belli del campionato. Non solo difendiamo con tranquillità, ma siamo noi a renderci più volte pericolosi arrivando anche vicinissimi al gol con un colpo di testa di Marchino finito di poco sopra la traversa e pur avendo anticipato una forse più agevole conclusione di Dunga.Il Gatto controlla sempre tutti i palloni che gli si avvicinano, Vale e Leo giganteggiano, Gabri riprende sicurezza, Nick e Marchino corrono all'impazzata per nascondere la doppia superiorità numerica, Theo, Dunga e Giampa danno ordine e dettano i tempi.Alla fine arriva il fischio conclusivo a decretare un pareggio pieno di luci, ombre e qualche rimpianto. Ancora qualche accenno di rissa al rientro negli spogliatoi con Maci che sfoga un po' di rabbia contro Barioni (a suo dire esageratamente scorretto per tutta la partita).Che dire, citando una bellissima frase di Theo, il bello e il brutto del calcio. Tralasciando tutto il resto devo sottolineare che la passione e l'orgoglio dei 9 in campo negli ultimi minuti è stato per me l'addio più bello che potessi sperare oltre alla chiara indicazione della via da seguire per riprendere un cammino che spero vivamente non venga interrotto.