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I regni rinascimentali
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Gli Aleramici di Ceva
Il quarto figlio di Bonifacio del Vasto, Anselmo, divenne dopo il 1125 primo marchese di Ceva, signore di un territorio posto strategicamente sugli appennini (Tale titolo viene confermato in un documento del 1140).
Alla sua morte, Anselmo (che era signore anche di Clavesana) divise i suoi domini tra i figli Guglielmo I e Bonifacio: al primo andò Ceva, al secondo Clavesana e Boves.
Il marchesato cercò di sopravvivere attraverso un'attenta politica matrimoniale e l'appoggio delle città comunali di Asti e Alba: nel XII secolo il terriorio venne notevolmente ampliato, grazie all'appoggio degli astigiani (come ricordato nel Codex Astensis). Promotore di questa espansione fu Guglielmo di Ceva, cui va il merito di aver consolidato la posizione della casata.
Dal 1218 non si hanno più notizie di Guglielmo di Ceva. Il territorio venne spartito tra i suoi figli. Uno di essi ottenne il titolo di marchese di Clavesana, proseguendo la linea marchionale del borgo. Nel secolo successivo il matrimonio di Caterina di Clavesana con Enrico (III) del Carretto portò una parte dei territori dei Clavesana nell'Albenganese sotto il controllo dei Del Carretto di Finale.
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