Alessandra Fontana

Due recenti "chicche", cara Ale, afferenti "the untouchable tractor driver" ..
Gesu Bambino risponde alla "prece" di ieri del suddetto..
"Caro bimbo Tonino, grazie della tua letterina, anche se leggermente farisaica, ma tanto ci sono abituato. Apprezzo molto la cura che hai messo nell'italiano, e il fatto che tu non ti sia fermato davano a certe difficoltà. Per questo ti chiedo: ma io che c'azzecco? Ho già abbastanza cose da fare. Mi pare che un po' di problemi con le istituzioni laiche tu li abbia già avuti, quindi se non mi tiri in ballo a sproposito forse è meglio. Anche perché avete già dato, dalle tue parti, con spargimenti di sangue, sofferenze offerte al popolo e lettere spedite al mio Vicario in Terra. Comunque, io non mi invischio troppo nei vostri sfaceli. Quanto al diavolo, lo so bene com'è fatto. Figurati: ci parlavo, io. E quello che l'ha mandato via dal Paradiso non ero io, ma mio Padre. Teologicamente siamo la stessa cosa, eppure siamo distinti. Io, allora, per dire, non c'ero. Soprattutto, come sa ogni bambino pur non avendo le parole per esprimerlo, non mi devi trattare come un deficiente. Caro Tonino, la Costituzione e Cappuccetto Rosso li conoscevo prima che venissero scritti, ma ti ringrazio comunque delle citazioni. Sulle tue preghiere, devo dirti una cosa: me ne è arrivata una praticamente identica, qualche settimana fa, proprio da quello che tu chiami "il diavolo", prima che qualcuno - evidentemente senza peccato... - scagliasse la prima pietra. E anche lui, il bimbo Silvio, come te mi chiedeva di potersi affidare all'esercizio democratico del voto. Come mi spieghi questa stranezza, bimbo Tonino? Anche perché, negli stessi giorni, un sacco di altri tuoi compagni mi hanno scritto scongiurandomi perché gli italiani non esercitassero il loro diritto democratico con le elezioni nel breve periodo. Ho ricevuto letterine come le tue - ma di contenuto opposto - dal bimbo Gianfranco, dal bimbo Pier Ferdinando, dal bimbo Pier Luigi e dal bimbo Giorgio. Lui diceva che in teoria non avrebbe mai potuto credere in me, ma già che c'era.. Ho apprezzato. Comunque, caro Tonino, mi permetto un consiglio io: "ne sutor ultra crepidam", dicevano i latini. Fammi fare il mio mestiere, e tu pensa al tuo, almeno a quello attuale. Non spetta a me aprire gli occhi agli italiani. Tutti gli uomini li apriranno, se vorranno, perché liberamente colpiti dal mio amore per loro. Quanto al loro cuore e le loro intenzioni, lasciali scrutare a me, che vedo pure il tuo. Di dottori della legge, modestamente, me ne intendo, purtroppo. E pure di sepolcri imbiancati. Credimi, tuo affezionatissimo. E buon Natale!"
L'altra..
"Cioè, ma chi si crede di essere questo gup Gianni Falcione della Procura di Campobasso? Che vorrebbe fare, processare Antonio Di Pietro? Ma è andato fuori di melone? Non lo sa che Di Pietro, in Italia, non si può processare? Non lo sa che l'energumeno detiene il record mondiale di non-luoghi a procedere in un Paese dove un processo non si nega a nessuno? Non sa che solo a Brescia, dal 1996 al l999, DiPietro incassò il non luogo procedere per 27 accuse complessive divise in 54 procedimenti penali? Ora il gup Falcione - rivela prima pagina molise. it - ha rigettato la richiesta di archiviazione chiesta dal pm Immacolata Di Petti e, anzi, ha chiesto un supplemento di indagini allo stesso p.m.! La faccenda è quella per cui Di Pietro, il 28 aprile 2008, urlò un soave «magnaccia» all'indirizzo del presidente del Consiglio: «Una critica politica» l'ha definita l'avvocato Sergio Scicchitano, lo stesso legale che il 22 febbraio scorso chiese e ottenne l'immunità parlamentare per Antonio Di Pietro all'Europarlamento di Bruxelles, evitando così una condanna certa per diffamazione. «È ovvio che le affermazioni del mio assistito erano provocatorie, non c'era alcun intento diffamatorio» ha detto nel difendere l'uomo che ha intentato qualcosa come 400 querele per diffamazione ai danni dell'universo mondo. Ora pare che il procedimento possa essere trasferito a Milano per competenza. Siamo a posto." (Su Libero di dell'altro giorno, articolo scritto dal grande ed affettuoso "amico" di Di Pietro, Filippo Facci. Chissà quante contumelie partiranno dalla solita claque del noto tractor driver..)

Con lui mi fa impressione