HIJO Y SUERTE FELIZ C’era una volta un figlio che capiva tuttoe capiva anche gli anelli,capiva le scarpe nere appese agli scaffali,assimilava le piume come i desideri.C’era una volta un bambino che avevauna strana mamma con gli occhi blu,lei così gli piaceva tanto e la abbracciava fortissimo quando aveva gli occhi blu,ma se non li aveva la abbracciava appena un po’meno.C’era una mamma fortunatissima e aveva un figlio che capiva tutto tuttissimoe anche assimilava sezioni auree e cellefotovoltaiche,discuteva con lei di teoremi pitagorici eeuclidei, così parlava di alfa romeo o di ricci o di colori.Ma giocavano anche a rincorrersi sui pattini,frrrrrrrrrrrrrrrrr,vrrrrrrrrrrrrrrrrrr,dicevano le rotelle e ridevano anche loro,che ad esser rotelle non si può star seriese sopra i pattini ridono e ridono ancora. Patrizia P. (poesie multilingue).
Ci son figli che insegnano, grazie ragazzi.
HIJO Y SUERTE FELIZ C’era una volta un figlio che capiva tuttoe capiva anche gli anelli,capiva le scarpe nere appese agli scaffali,assimilava le piume come i desideri.C’era una volta un bambino che avevauna strana mamma con gli occhi blu,lei così gli piaceva tanto e la abbracciava fortissimo quando aveva gli occhi blu,ma se non li aveva la abbracciava appena un po’meno.C’era una mamma fortunatissima e aveva un figlio che capiva tutto tuttissimoe anche assimilava sezioni auree e cellefotovoltaiche,discuteva con lei di teoremi pitagorici eeuclidei, così parlava di alfa romeo o di ricci o di colori.Ma giocavano anche a rincorrersi sui pattini,frrrrrrrrrrrrrrrrr,vrrrrrrrrrrrrrrrrrr,dicevano le rotelle e ridevano anche loro,che ad esser rotelle non si può star seriese sopra i pattini ridono e ridono ancora. Patrizia P. (poesie multilingue).