Fuoco Interiore...

Ci sono stati giorni in cui vagavo disperato per  i miei paesaggi interiori

Uragani che spazzavano tutto ciò che si trovava a tiro si alternavano a deserti brucianti che crepavano  la terra e impedivano la vita in ogni sua forma;  terremoti ed eruzioni scuotevano la terra e facevano crollare le certezze che avevo faticosamente raggiunto;
come un naufrago che cerca invano di raggiungere la terra che intravede in lontananza si aggrappa ad ogni relitto, così io mi aggrappavo alle mie disperate certezze

Non sapevo cosa stessi cercando, non sapevo perché certe domande mi affollassero la mente, non sapevo il senso di un rapporto così distruttivo con me stesso e con il mondo.
Ma qualcosa in me, una piccola luce lontana, ha sempre brillato.. là in lontananza;
Non sapevo nemmeno cosa fosse.. eppure c’era, vaga, indistinta, a volte oscurata.. ma presente..

Quante volte l’ho maledetta… mi sussurrava di un armonie possibili mentre i miei occhi non vedevano come tutto ciò potesse essere nello schifo quotidiano intorno

Ma alla fine quella Stella mi ha salvato
Mi ha costretto ad alzare la testa e guardare verso il cielo e vedere come non tutto è come sembra
Mi ha costretto ad ascoltare il dolore e la rabbia che covavano ed agivano dietro le maschere 

Esiste una giustizia, ora lo so
Non possiamo vedere come le cause nascoste diventino effetti
per scoprirle occorre non accontentarsi della superficie
Occorre fare uno sforzo, non cessare di lottare e cercare, stabilire un contatto con noi stessi partendo proprio da ciò che fa più male
Da ciò che vorremmo evitare
Solo li… all’interno del nostro dolore si trova la soluzione
Anche se troveremo mille scuse per fuggire.. occorre perseveranza

Un grande maestro Tibetano diceva che la fiducia nella vita non sta nella certezza che avremo successo in ciò che facciamo… ma sta nella certezza che qualunque sia il risultato questo conterrà un messaggio per noi che ci indica precisamente la Via

Questo messaggio esiste, e ci indica la ragione del nostro dolore ..  ci indica la Via del suo temine

Se solo volessimo ascoltarlo!

Credo proprio che uno dei metri per giudicare la levatura spirituale di una persona sia sua la capacità di ridere di sé, la sua autoironia.  Dà l’idea di quanto l’individuo abbia ancora da difendere dietro le maschere… onore ..rispettabilità… per la miseria.. la spiritualità è una cosa seria… niente di cui si debba ridere o prendere in giro… Dio è una cosa seria… da temere.. il grande zot che ci fulmina e ci condanna a perire nella geena….

Ma dai…  ma per favore … cosa ci tocca sentire…

Onore, rispetto, Presenza sono effetto collaterale di un conseguimento interiore che appare con evidenza nell’atto e nella parola… cosa che si difende da sola…  ed è ben lontana dall’essere sfiorata da una qualsivoglia critica… è scritto : “Quale dolore ed afflizione possono toccare colui il cui sé è divenuto tutti gli Esseri?” 
Ciò che è toccato dalla critica è la piccola personalità mascherata che dietro all’atteggiamento esteriore maschera odio e rancori non risolti e soprattutto non mostrati….

Ma non dovrebbero questi essere la massima espressione della spiritualità sulla terra? Manifestazioni di colui che predicava l’amore incondizionato e diceva di sedere con i peccatori?

Ancora una volta questi alti prelati imbaccuccati da medioevo si mostrano per quello che sono… se potessero ancora farebbero quello che facevano all’epoca…

E’ proprio ora di finirla con questa spiritualità rigida, bigotta che predica morte uccide ogni afflato vitale di piacere

Questi sono i veri Sepolcri Imbiancati di cui parlava qualcuno che dovrebbero conoscere bene…

Vivi in apparenza… morti dentro… e desiderosi di rendere ogni cosa viva simile a loro… morti viventi… Ciechi guide di Ciechi…

La vita è piacere… non dissolutezza … piacere di Vivere, Essere, Creare

Almeno per come la vedo io