TORINO. Il destino di Fabio Capello è avvolto nella nebbia. E, oltre alla candidatura di Walter Novellino, monta forte nel toto- allenatore anche il nome di Didier Deschamps.Quest’ultimo, due stagioni fa aveva soltanto accarezzato la Juve prima che la Triade virasse con decisione su Don Fabio strappandolo alla Roma con un clamoroso blitz.Per Didì, che a Torino da giocatore ha disputato 5 stagioni sommando 178 partite ufficiali, una chiamata da corso Galileo Ferraris suonerebbe come una grande rivincita dopo che il Monaco ( squadra con cui nella stagione 2003/ 04 ha raggiunto la finale di Champions League) lo aveva scaricato per prendere al suo posto Francesco Guidolin.Il fatto che il tecnico francese non abbia ancora preso impegni con nessun club, e che anzi abbia rifiutato la corte serrata del Marsiglia, può essere un indizio del fatto che Didì, prima di pianificare il futuro, voglia attendere gli sviluppi dell’affaire Capello e - di riflesso - le decisioni della Juventus. A confermare il fatto che l’asse con Torino sia caldissimo, anche una frase che trapela dall’entourage di Deschamps: « Tornare alla Juve da allenatore - avrebbe detto il tecnico ad amici - sarebbe l’occasione della vita » .Ma non ci sono soltanto i nomi di Novellino e Didì nell’agenda di Sant’Albano resta sempre forte anche la candidatura di Roberto Donadoni che ha portato il Livorno a un passo dall’Europa prima di essere silurato senza motivazioni plausibili dal presidente Spinelli. Difficilmente percorribile invece la pista Prandelli, visto che difficilmente la famiglia Della Valle sarebbe disposta a privarsi del tecnico che ha conquistato l’accesso in Champions ( a meno che la scure del giudice sportivo non annulli i risultati conquistati sul campo). Poi c’è il partito degli ex, a cominciare da Antonio Conte che a Siena ha fatto il vice di De Canio e che a Torino porterebbe con se il preparatore atletico Ventrone e qualche giovane dalla prospettive interessanti, Volpato in primis.
Deschamps alternativa L’outsider è Donadoni
TORINO. Il destino di Fabio Capello è avvolto nella nebbia. E, oltre alla candidatura di Walter Novellino, monta forte nel toto- allenatore anche il nome di Didier Deschamps.Quest’ultimo, due stagioni fa aveva soltanto accarezzato la Juve prima che la Triade virasse con decisione su Don Fabio strappandolo alla Roma con un clamoroso blitz.Per Didì, che a Torino da giocatore ha disputato 5 stagioni sommando 178 partite ufficiali, una chiamata da corso Galileo Ferraris suonerebbe come una grande rivincita dopo che il Monaco ( squadra con cui nella stagione 2003/ 04 ha raggiunto la finale di Champions League) lo aveva scaricato per prendere al suo posto Francesco Guidolin.Il fatto che il tecnico francese non abbia ancora preso impegni con nessun club, e che anzi abbia rifiutato la corte serrata del Marsiglia, può essere un indizio del fatto che Didì, prima di pianificare il futuro, voglia attendere gli sviluppi dell’affaire Capello e - di riflesso - le decisioni della Juventus. A confermare il fatto che l’asse con Torino sia caldissimo, anche una frase che trapela dall’entourage di Deschamps: « Tornare alla Juve da allenatore - avrebbe detto il tecnico ad amici - sarebbe l’occasione della vita » .Ma non ci sono soltanto i nomi di Novellino e Didì nell’agenda di Sant’Albano resta sempre forte anche la candidatura di Roberto Donadoni che ha portato il Livorno a un passo dall’Europa prima di essere silurato senza motivazioni plausibili dal presidente Spinelli. Difficilmente percorribile invece la pista Prandelli, visto che difficilmente la famiglia Della Valle sarebbe disposta a privarsi del tecnico che ha conquistato l’accesso in Champions ( a meno che la scure del giudice sportivo non annulli i risultati conquistati sul campo). Poi c’è il partito degli ex, a cominciare da Antonio Conte che a Siena ha fatto il vice di De Canio e che a Torino porterebbe con se il preparatore atletico Ventrone e qualche giovane dalla prospettive interessanti, Volpato in primis.