Titoli di coda

E leggo....


E leggo...Di vite sospese nel tempo del mai, arrampicate sui luoghi comuni che lasciano traccia di inadeguatezza nella coscienza di verbi pesanti e pressanti che spasimano fra un congiuntivo e un addio.Storie di famiglie e di santi che vaneggiano sugli altari della ragione cercando disperatamente quella fede che li armi di coraggio per porre fine al dolore di non essere riconociuti come guerrieri di pace, benpensanti di drammaticità che pesa sulle parole e non lascia che un labile ricordo.E leggo ancora....Di semplicità, purezza dei passi incantati e incartati nella quotidianetà, che profumano di spaghetti allo scoglio o di scarpe bucate dentro un pacco regalo.E sono da cercare qui le bellezze dentro occhi giganti che afferrano il mondo, l'esistenza senza fare i padroni del mai e del poi.E sempre i sogni di amici che appoggiano le spalle contro altre spalle e si spingono in alto come aquiloni e non temono di tendere le mani incontro a chi fa fatica a restare sospeso fra immagini e poesie, come se fosse un ancora a cui aggrapparsi per evitare un frammento di vetro che buca la pelle.E sempre leggo...Delle mie donne, mordaci e sanguigne combattono la sete sorreggendo quel carro che stenta in salita, si blocca sterzando quando la notte diventa un precipitar di stelle sulle lenzuola di sale.Leggo e mi impregno, come una spugna, di voci che faccio mie in un domani senza suoni.Non è tutta farina del mio sacco questo post. Avevo chiesto, tempo fa, ad un amico se riteneva utile scrivere su un blog, o meglio se si poteva trarre qualcosa di positivo narrando e leggendo nei vari post.Lui mi ha risposto così, come ho trascritto. Ho soltanto aggiunto qualche pensiero qua e là in mezzo ai suoi.Credo sia chiara la soddisfazione provata nel capire che malgrado il luogo da cui si parla di noi, è ineluttabile un senso!Tratto dalla risposta di cow_boy_2006 del 6 giugno 2007