Piccolina, robusta ma non troppo, sempre vestita di scuro con il grembiulino nero legato in vita, dal mattino alla sera, andava a messa la domenica con il grembiule, tanto, diceva, devo solo attraversare la strada. E poi a Dio non guarda come mi vesto!Bella mia nonna!!Gli occhi vispi e attenti, la bocca che ormai era una caverna, senza denti ma non voleva la dentiera, anche qui aveva una regola divina: - Dio mi vuole senza denti, e io quella roba di ferro in bocca non la metto!-Giustificando così la paura che aveva del dentista.Ah che belle le giornate d'estate in campagna! Quando nel pieno del torrido prendeva le tavolette di ghiaccio dal freezer, poi li chiudeva dentro un canovaccio da cucina e prendeva a martellare fino a ridurlo in polvere. Poi preparava dieci bicchieri e divideva la polvere fredda spruzzava un pò di limone.Noi bambini con le mani appoggiate al tavolo la gurdavamo meravigliati per il prodigio del ghiaccio. Erano le nostre merendine, semplici al limone, mia nonna non aveva la più pallida idea di cosa fossero gli sciroppi.Sono cresciuta a limone e ghiaccio e , quando le cose giravano meglio per merenda c'era pane e pomodoro appena raccolto dall'orto. Che profumo quel pomodoro!!!Poche cose, da dividere in tanti, a volte anche con i figli dei vicini. Lei non discriminava e non favoriva mai i suoi nipoti, i bambini sono belli , tutti. Lei adorava i bambini. Aveva avuto nove figli, due persi in fasce per una malattia che adesso non fa più tremare. Ma erano altri tempi, dove si moriva per una malattia sconosciuta o per mancanza di medicine. Due se ne sono andati troppo giovani perchè i suoi occhi smettessero di piangere.Che bella mia nonna! Con i capelli raccolti in quello che le signore "ricche" chiamano chignon, ma per lei era solo il "puciu", per tenere raccolti i pochi capelli rimasti, bianchissimi e lunghi. Le sue figlie a insistere per portarla dalla parrucchiera, ma anche in questo si scontravano contro il muro che non amava nulla di moderno e ripeteva ogni volta: - Mi e taiu mi"! (Me li taglio io).Una vita di sacrifici, sofferenza ma con dignità, portando avanti quei valori in cui credeva, fino alla fine, anche quando la malattia le portò via i pensieri e i ricordi rimase sempre fedele al suo credo, la famiglia innanzi tutto!Era bellissima mia nonna, con il suo vestito scuro e il grembiule legato alla vita, anche il giorno del suo ultimo viaggio.Splendida in quel sorriso enigmatico, con il suo rosario fra le dita e il velo fra i capelli.E sapevo già che dentro i miei sogni lei sarebbe stata sempre la più bella!
Ancora bella!
Piccolina, robusta ma non troppo, sempre vestita di scuro con il grembiulino nero legato in vita, dal mattino alla sera, andava a messa la domenica con il grembiule, tanto, diceva, devo solo attraversare la strada. E poi a Dio non guarda come mi vesto!Bella mia nonna!!Gli occhi vispi e attenti, la bocca che ormai era una caverna, senza denti ma non voleva la dentiera, anche qui aveva una regola divina: - Dio mi vuole senza denti, e io quella roba di ferro in bocca non la metto!-Giustificando così la paura che aveva del dentista.Ah che belle le giornate d'estate in campagna! Quando nel pieno del torrido prendeva le tavolette di ghiaccio dal freezer, poi li chiudeva dentro un canovaccio da cucina e prendeva a martellare fino a ridurlo in polvere. Poi preparava dieci bicchieri e divideva la polvere fredda spruzzava un pò di limone.Noi bambini con le mani appoggiate al tavolo la gurdavamo meravigliati per il prodigio del ghiaccio. Erano le nostre merendine, semplici al limone, mia nonna non aveva la più pallida idea di cosa fossero gli sciroppi.Sono cresciuta a limone e ghiaccio e , quando le cose giravano meglio per merenda c'era pane e pomodoro appena raccolto dall'orto. Che profumo quel pomodoro!!!Poche cose, da dividere in tanti, a volte anche con i figli dei vicini. Lei non discriminava e non favoriva mai i suoi nipoti, i bambini sono belli , tutti. Lei adorava i bambini. Aveva avuto nove figli, due persi in fasce per una malattia che adesso non fa più tremare. Ma erano altri tempi, dove si moriva per una malattia sconosciuta o per mancanza di medicine. Due se ne sono andati troppo giovani perchè i suoi occhi smettessero di piangere.Che bella mia nonna! Con i capelli raccolti in quello che le signore "ricche" chiamano chignon, ma per lei era solo il "puciu", per tenere raccolti i pochi capelli rimasti, bianchissimi e lunghi. Le sue figlie a insistere per portarla dalla parrucchiera, ma anche in questo si scontravano contro il muro che non amava nulla di moderno e ripeteva ogni volta: - Mi e taiu mi"! (Me li taglio io).Una vita di sacrifici, sofferenza ma con dignità, portando avanti quei valori in cui credeva, fino alla fine, anche quando la malattia le portò via i pensieri e i ricordi rimase sempre fedele al suo credo, la famiglia innanzi tutto!Era bellissima mia nonna, con il suo vestito scuro e il grembiule legato alla vita, anche il giorno del suo ultimo viaggio.Splendida in quel sorriso enigmatico, con il suo rosario fra le dita e il velo fra i capelli.E sapevo già che dentro i miei sogni lei sarebbe stata sempre la più bella!