Titoli di coda

La sconfitta dell'età


Seduto al tavolo del bar aspettavo l'arrivo di Federica per pranzare con lei e intanto seguivo con lo sguardo l'uscita di scuola dei ragazzini di terza media.Il bar è molto frequentato e a quest'ora frotte di ragazzi e ragazze si preparano a consumare il pranzo prima della ripresa delle lezioni. Gruppi di sei o sette si appropriano dei tavoli liberi ridendo e parlando ad alta voce incuranti degli astanti già in procinto di consumare.Li guardo, sono diverse da come ero io alla loro età.  La prima cosa che mi colpisce è la quantità di ragazzi che mangia fuori casa e alcuni di loro li conosco non è la prima volta che li vedo in questo bar. Inimmaginabile ai miei tempi che stessi fuori a pranzo, nemmeno se avevo lezioni al pomeriggio.I ragazzi a parte l'abbigliamento strano con i jeans che sembra scivolino giù verso le caviglie e i giubbotti slacciati sopra magliette strettissime che li fa sembrare pali della luce per quanto sono alti, ma senza quella forma fisica che li fa essere uomini. Adolescenti che non sono nè carne nè pesce ma si atteggiano a casanova, e sono ridicoli ma simpatici.Ma sono due ragazzine a colpirmi di più, forse perchè ho una figlia, non è più adolescente ma sono curioso di capire come si comportava a 13 anni.Due ragazzine che mi fanno pensare alle veline della televisione.  Impressionante l'impostazione nei modi come se recitassero la scena di un film. Truccate come si usa adesso, gli occhi molto marcati di nero, un pò di fard e labbra rosa con il contorno a matita. Tredici anni, al massimo quattordici e sembrano delle Marini in mianiatura. Non hanno ancora, per fortuna, l'accompagnamento di un corpo completo, finito di seno e vita, sono acerbe e questo rende paradossale il loro modo di gesticolare e muoversi, come star consumate. Sconcertato e anche un pò preoccupato per questo fenomeno di superficialità ed esteriorità che osservo in queste ragazzine, noto in lontananza mia figlia. Attraversa la strada con passo deciso, un pò mascolino chiusa nella giacca che le sta stretta perchè lei non è proprio una velina, in nessun senso. Ma non si preoccupa dei suoi chili di troppo, non fa diete e poi a ben vedere non sono di troppo, la preferisco così che magrissima e con l'affanno per la sua salute. Lei mangia con gusto e assapora i piatti, lo so e sorrido guardando le piccole Canalis che guardano con dusgusto la pasta al pomodoro.Sono contento di mia figlia e forse , senza troppa demagogia, sarebbe un bene che i ragazzi tornassero a pranzare a casa, così che i genitori possano controllarne i pasti e la quantità di essi.Forse sono all'antica ma i piccoli rotolini intorno alla vita di Federica non mi dispiacciono e nemmeno quel suo passo poco elegante per ora ma che risconosco e fa di lei ciò che è: una ragazza di diciotto anni!!