Titoli di coda

Lucidità


Usciamo dalla nostra tana, dove pochi attimi prima ci leccavamo le ferite. Usciamo diffidenti, tu dal tuo posto di osservazione , io dal mio rifugio di carta. Ci puntiamo, osserviamo ogni movimento dell'altro, sfidandoci con le nostre lame luccicanti, pronte per essere brandite, pronte per uccidere.Come abbiamo potuto ridurci così?Eppure fino a pochi giorni prima eravamo uno l'estensione dell'altra, indissolubili, nel nostro mondo impenetrabile.  E' successo tutto all'improvviso, la mia incapacità di raggiungerti nel labirinto dei tuoi desideri e tu, sempre così severa, come una maestra di scuola che insegna, ma mai pronta per imparare.Sono solo scuse le mie, tentativi di capire cosa è scattato nel nostro rapporto, cosa è mancato per riportarlo in vita.E diventano inutili le parole, i gesti di sempre fastidiosi adesso, come risvegliarsi da un incubo.  Sguardi di fuoco, passiamo le giornate uno nell'assenza desiderata dell'altro, la non presenza che riabilita, conforta.Subdoli profeti di stagioni appassite, tra insulti e calunnie che chiudono la strada, bloccano ogni via di accesso alla stabilità, alla comunicazione.Siamo finiti, il nostro tempo è esaurito! Tu con le tue valige pronte, io con la sigaretta accesa, un giornale fra le mani. Alzarmi dalla sedia, per dare la giusta importanza a questo addio, per guardarti uscire fingendo un senso di disapprovazione, l'atto finale dovuto ai giorni insieme.  Non mi importava nulla.Forse un giorno parlerò di te come un bel ricordo, una parte di me vissuta intensamente, voglio convincermi che sia così, perchè se no non potrei dare un senso a questo istante di indifferenza.Il senso di vuoto è grande quando finisce una storia, anche se pensandoci bene , non è tanto la tua assenza a creare questo abisso del nulla, quanto ciò che sono stato io nel camminarti a fianco.Non riuscirò mai a comprendere la trasformazione così infida di un rapporto.