E mi fermo.Mi fermo in questo postoche è come uno di quegli inesistenti localinei boschi della Slovenja,verso Kranjska Gora.Uno di quei posti senza tempo e senza domanicon i tavoli di formica scheggiata e la luce di lampadine che pendono dai fili.E quell'odore troppo robustoche arriva dalla cucina,quell'odore di cipolla e carne arrostitache tappezza il naso.Uno di quei posti senza nomedove ho vent'anni di meno,e il Lele strizza gli occhi come uno scemo.E la carne riempie la bocca di buono, di spezie, di vita.Rende sopportabile la
mia incoscienzadentro questi boschi fitti in capo al mondo.Tiene calde le mie mani nervosecapaci di dormiresotto la solita vecchia storia del cielo stellato.(foto Slovenja di fionamay)