Titoli di coda

L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!!!


Una domenica piovosa e la decisione di riposarmi dopo una mattinata di lavoro. Alle tre accendo la televisione sperando in un bel film o un documentario che mi portasse in lontane spiagge, negli abissi marini o a scalare la più alta delle montagne.Illusioni! Addio sogni al primo zapping, il grande fratello è sempre un argomento di prima linea, gli sfaccendati chiusi dentro la casa fanno share, ma evidentemente sono fermo con i palinsesti di tanto tempo fa quando la vita di ognuno veniva rispettata e non buttata in pasto alla gente. Gente che per altro è diventata guardona, curiosa di entrare in quello che non fa parte della quotidianità. Fatto è che il grande fratello monopolizza la televisione e a me francamente vedere giovani trentenni che fanno di tutto per dare ragione a chi li ha chiamati "bamboccioni" non è che mi importi più di tanto. Zapping per un altro canale dove la voce della Villa per un attimo mi consola sul fatto che i talenti esistono, anche se il vincitore di sanremo ha messo in discussione questa capacità. Un altro che monopolizza bocche e cervelloni i quali si chiedono a tuttora dov'è veramente finita la musica italiana, quella vera fatta di note nuove e voci inconfutabilmente belle.Il virgulto della canzone tale Marco Carta conosciuto più che altro alle ragazzine che sbraitano ad ogni passaggio televisivo è la conferma che stiamo andando a rotoli, in tutti i sensi, anche in queste piccole cose. Il virgulto ha messo in discussione il televoto e la partecipazione straordinaria della sua mentore, la incontrastata regina della tivù Maria De Filippi che ormai si è capito fa il bello e cattivo tempo in ogni canale. La sua voce roca è diventata vangelo e tutti ad abboccare come pesci in un acquario!Le solite facce, le solite parolacce, le solite discussioni, la solita ed inutile demagogia che riempie le casse della televisione, le tasche dei produttori e svuota i cervelli!In tutto questo bailame un'unica assoluta verità: fra le mura domestiche ho libertà di scelta, quindi nessun obbligo di accendere la televisione e guardare, ascoltare dialoghi ridotti alla pura critica per niente costruttiva farcità di ragazze con il seno di fuori e palestrati che non sanno coniugare il verbo essere! Ricordo una trasmissione "non è mai troppo tardi" dove un maestro insegnava l'italiano alla gente e lo faceva disegnando, usando vocaboli ormai persi come civiltà, educazione e rispetto.Sarebbe una fantastica idea ripristinare simili trasmissioni, riprendendo magari la stessa perché no. Del resto, guardiamo in faccia la verità, siamo tornati indietro e come diceva il mitico Bartali " L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!!!"