Ripercorrendo il filo dei ricordi di ragazzo con un paio di amici rimasti qui con me, dopo la lunga festa del capodanno ecco saltare fuori dai racconti particolari che avevo dimenticato. Trovo sia bellissimo ricordare e perché no, ingigantire un po' con le parole aggiungendo o togliendo qua e là pezzettini insignificanti per quel momento ma che con il tempo sono diventati importanti. Il nostro vissuto è una cosa che non si ripeterà più per questo esistono i ricordi e gli amici con i quali riderci ancora su. Ed è così che è tornato per un istante il nostro professore delle medie. Quello di latino, con il pizzetto e l'insolito berretto colorato, sempre lo stesso per tutto l'anno. Lo vedevamo, il professor "cogito ergo sum", come veniva da noi chiamato in senso dispregiativo in quanto noi a cogitare in quel tempo non ci pensavamo proprio, anzi, il cervello era un optional un po' come l'alza cristalli elettrico delle nuove automobili che in quel periodo, facevano furore sul mercato!Io poi ero beatamente seduto sulle "palle" del prof che non perdeva occasione per darmi dell'asino vestito da ragazzino e io, naturalmente, non perdevo occasione per dimostragli che aveva pienamente ragione. Una dura battaglia che, ovviamente, terminava con una mia sconfitta. La pagella, maledetto incubo di noi ragazzini. Il latino, lingua madre, ma caspita che mamma rigida e severa era questo latino!! Per quanto mi riguardava erano cazzotti sui denti tutti i giorni feste comprese dove mi toccava rileggere testi e coniugazioni di cui non capivo un accidenti!Come quella volta che, dovendo tradurre un testo in latino di non ricordo nemmeno più quale fosse l'autore, cominciai abbastanza bene per finire con la distruzione totale di quel povero poeta che sicuramente si è ribaltato nella tomba, rinnegando la sua vita di grande scrittore latino!Bene, quella fu l'unica volta che vidi il mio prof con le lacrime agli occhi dalla disperazione. Gli avevo ucciso l'unico scopo della sua vita, insegnare il latino, che con me era un lavoro totalmente inutile. L'anno successivo niente più professor ergo sum, ci dissero che l'avevano trasferito. Secondo la mia opinione se n'era proprio andato per timore di incontrarmi ancora!!Ciao proff!!E voi su quale materia "cascava l'asino"!!!
Il professor "cogito"
Ripercorrendo il filo dei ricordi di ragazzo con un paio di amici rimasti qui con me, dopo la lunga festa del capodanno ecco saltare fuori dai racconti particolari che avevo dimenticato. Trovo sia bellissimo ricordare e perché no, ingigantire un po' con le parole aggiungendo o togliendo qua e là pezzettini insignificanti per quel momento ma che con il tempo sono diventati importanti. Il nostro vissuto è una cosa che non si ripeterà più per questo esistono i ricordi e gli amici con i quali riderci ancora su. Ed è così che è tornato per un istante il nostro professore delle medie. Quello di latino, con il pizzetto e l'insolito berretto colorato, sempre lo stesso per tutto l'anno. Lo vedevamo, il professor "cogito ergo sum", come veniva da noi chiamato in senso dispregiativo in quanto noi a cogitare in quel tempo non ci pensavamo proprio, anzi, il cervello era un optional un po' come l'alza cristalli elettrico delle nuove automobili che in quel periodo, facevano furore sul mercato!Io poi ero beatamente seduto sulle "palle" del prof che non perdeva occasione per darmi dell'asino vestito da ragazzino e io, naturalmente, non perdevo occasione per dimostragli che aveva pienamente ragione. Una dura battaglia che, ovviamente, terminava con una mia sconfitta. La pagella, maledetto incubo di noi ragazzini. Il latino, lingua madre, ma caspita che mamma rigida e severa era questo latino!! Per quanto mi riguardava erano cazzotti sui denti tutti i giorni feste comprese dove mi toccava rileggere testi e coniugazioni di cui non capivo un accidenti!Come quella volta che, dovendo tradurre un testo in latino di non ricordo nemmeno più quale fosse l'autore, cominciai abbastanza bene per finire con la distruzione totale di quel povero poeta che sicuramente si è ribaltato nella tomba, rinnegando la sua vita di grande scrittore latino!Bene, quella fu l'unica volta che vidi il mio prof con le lacrime agli occhi dalla disperazione. Gli avevo ucciso l'unico scopo della sua vita, insegnare il latino, che con me era un lavoro totalmente inutile. L'anno successivo niente più professor ergo sum, ci dissero che l'avevano trasferito. Secondo la mia opinione se n'era proprio andato per timore di incontrarmi ancora!!Ciao proff!!E voi su quale materia "cascava l'asino"!!!