Titoli di coda

La bellezza di mani ruvide


 Sto vivendo una preoccupazione che è diventata anche un avventura bellissima nel mondo degli anziani. Passo parecchie ore al giorno nella struttura ospedaliera dove è ricoverata mia madre da Natale e ho imparato alcuni segreti per gestire al meglio le problematiche degli anziani ma soprattutto, mi piace scoprire il loro mondo attraverso i gesti, le parole i racconti vuoi inventati vuoi reali che mi regalano ogni volta ho tempo di ascoltarli. Tutto abbastanza inconsueto per me abituata ad avere a che fare con la gente comune quella che vive di presente, quella che fa fracasso per nulla a volte anche violenta. Ecco qui il mondo è diverso, fatto di sedie a rotelle in fila nel corridoio con quegli occhi vivaci che dardeggiano dalla porta di entrata a te, e li senti addosso questi occhi curiosi che aspettano un figlio, un parente un amico non è importante, qui gli affetti si  sciolgono in caldi abbracci per tutti quelli che dimostrano loro considerazione. E passo davanti a questa bellezza che è fatta di capelli bianchi e ciabatte con il velcro chiuse così "non cadi", di mani rugose che aspettano la tua e chi se ne frega chi sei, loro aspettano un buon giorno dopo di che ti amano per sempre. La bellezza qui non è fatta di gambe lunghe occhi azzurri e capelli biondi sciolti al vento, no è quella incredibilmente gratificante, immensa di corpi che hanno vissuto una vita per lo più fatta di sacrifici e nonostante tutto sorridono ancora con le labbra tremanti e le dita a sfiorare le tue in una richiesta d'aiuto per non sentirsi immobili, nullità senza più muscoli! Adorabili anche quando ti accusano di averli rinchiusi in quel ghetto, che passa subito la rabbia ed è qui la straordinarietà di questi anziani. Come i bambini che prima fanno le marachelle poi ti abbracciano cercando quel perdono silenzioso per non sentirsi soli e abbandonati! Che fantastico mondo mi dico ma mi fa paura pensare che se il destino vorrà diventerò anch'io una anziana signora che sorriderà al primo che mi dirà " Buongiorno come sta?"! E basta molto poco per vederli sereni. E non costa nulla, o forse un prezzo c'è ma lo pago io con la sfera di emozioni che mi trasmettono e quel nodo in gola quando mia madre mi chiede un favore, di sistemare i cuscini, aggiustarle le calze sui piedi massacrati dalle flebo e poi sorridendo mi lancia quel "grazie Mari" che diventa un macigno nello stomaco perché so che sono io che non smetterò mai di ringraziare lei per la mia vita!