Sono stata via

Requiem per un felino


Cari amici,questa lunga assenza inizialmente era causata da piccole gioie e poi da un'enorme dolore.Gatto Stefano non c'è più. Schiacciato dal treno come Anna Karenina, mi ha dimostrato che non era un essere fatto per questa terra poco rispettosa della natura, umana o felina che dir si voglia.Ho cercato di trattenerlo legato a me per la coda curandolo in tutti i modi possibili ma la sua dolcezza mi è stata strappata da un meccanismo darwiniano davanti al quale devo farmi una ragione. Lui era fatto per il Paradiso dei Felini, dove infiniti topi e lucertole si lasciano acciuffare con facilità e fiumi di bocconcini scorrono per la gioia di tutti i micioni che sulla terrra non avevano più da fare.Ti abbiamo amato gattone, e la tua breve vita l'hai vissuta bene.Vorrei solo fare una domanda a tutti i gattofili, gli animalofili e i simpatizzanti.Un piccolo sondaggio interno: è offensivo per la Sua memoria cercargli un rimpiazzo immediato o posso riempire il vuoto che ha lasciato con un cucciolo guerriero fatto per convivere con il crudele e selvaggio ambiente di giardinetti infidi e rotaie che circondano la mia residenza? Devo forse aspettare, pur sapendo che là fuori ci sono centinaia di randagi che cercano casa e affetto?