Sono stata via

Amore interinale


Quando lavoravo come supplente, d’estate venivo assunta per tre mesi con un “contratto a tempo determinato per esigenze straordinarie del periodo estivo”.Mi pare che questa descrizione si possa applicare al mio amore estivo.Il bell’uomo del nord con la faccia da bambino è venuto a visitarmi per ben tre settimane che sono state bellissime, quasi un sogno. Quasi perfette. Quasi.Temo di aver acquisito con l’età la saggezza necessaria per capire che non è sempre il caso di innamorarsi della persona che non fa per te ed ho viaggiato col freno a mano tirato. Quando ci presentiamo ad un nuovo partner lo accogliamo nel “salotto buono” della nostra personalità. Mostriamo tutto ciò che di bello e di buono abbiamo da offrire, nascondendo sotto il tappeto i lati scuri o sgradevoli del nostro carattere.Se durante un periodo di tempo discretamente breve si cominciano ad intravedere dietro alla porta in fondo al salottino orrendi scorci di croste e malessere… beh, ritengo che sia molto meglio rinunciare alla visita completa del locale!Mi spiegherò meglio con degli esempi concreti: quando al secondo giorno di frequentazione il vichingo ti sfoggia a letto una braghetta della nanna consunta perché le sue ginocchia hanno bisogno di protezione e preferisce costringerti alla visione del suo corpaccione avvolto in una superpippo bucherellata con la fischiotta e l’elastico logoro piuttosto che rischiare l’infreddatura, mentre tu sei lì in sottoveste di seta nera forse non è vero amore.Quando provi un moto di repulsione incontenibile al vederlo inginocchiarsi imitando un cagnolino sul pavimento della tua cucina implorandoti di lanciargli al volo delle fettine di mozzarella, è probabile che non sia l’uomo per te.Se al sentirlo esclamare frasi tipo “la nostra macchina” o “casa nostra” dopo 15 giorni che state insieme ti vengono delle crisi isterico-convulsive, sarà saggio non cercare ulteriori guai.Nel caso in cui la visione dei suoi, sia pur corti e biondi, peli nel TUO lavandino immacolato ti fa venir voglia di aggredirlo con una mannaia, non ci sarà futuro.Ciò non vuol dire che la persona non fosse meravigliosa, degna di ogni bene e piena di risorse.E’ per questo che la soluzione ideale è stata il contratto a tempo determinato.Non abbiam fatto in tempo a litigare né a stufarci della reciproca compagnia.Abbiamo vissuto solo i giorni di sole delle vacanze senza mai le nuvole della noia quotidiana.Ci siamo amati con tutta l’energia e la leggerezza della consapevolezza di una fine e ci resta il lusso di maledire il destino lasciando il futuro che non ci sarà nel favoloso limbo delle cose che chi sa quanto avrebbero potuto essere meravigliose se solo il fato/la distanza/la sfiga non si fosse frapposto tra di noi. Ci siam detti un arrivederci che forse è un addio ma forse no.Per i primi tre giorni dopo la sua partenza al risveglio sentivo un dolorino al cuore, piccolo e sano, che mi ricordava che sono un essere umano con dei sentimenti, che sono ancora viva e capace di soffrire e quindi anche di gioire.Credo che lo potremmo chiamare una liquidazione.