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Clochard


ClochardFra disperazione  e speranza.Senza tetto,vagabondi,clochard,homeless,addirittura barboni: così sono chiamate le persone senza fissa dimora.Ma non tutti davanti a loro si voltano dall'altra parte...Il clochard, spesso è descritto  come  una figura romantica.( Primo fra tutti Charlie Chaplin in Luci della città ) Il vagabondo, identificato con chi ha voluto rompere gli schemi,se non addirittura ribellarsi alle regole della società.
Ma la realtà è molto più dura , e soprattutto,raramente chi vive senza fissa dimora lo fa per scelta.Ogni storia è una storia a sè, e le situazioni reali sono complesse, perchè quasi sempre si sommano due o più .La perdita di un lavoro stabile insieme alla separazione dal coniuge e dai figli sono le situazioni più rilevanti nell'innescare un percorso di progressiva emarginazione che conduce alla condizione di " senza fissa dimora ".Sono soli, i più a rischio di essere vittime di violenza, soprusi.Sono coloro che al mattino vengono ritrovati morti per il freddo.I clochard sono quelli ai quali i volontari della Croce Rossa,della Caritas e di tante organizzazioni distribuiscono pasti e bevande calde in giro per la città cercando di sincerarsi delle loro condizioni. Perchè chi vive per strada ha delle esigenze primarie: mangiare,dormire lavarsi.Lucio Dalla nella sua canzone "Piazza grande" dedicò loro un tributo.<< A modo mio quel che sono l''ho voluto io>> dal Web