Alice & Roberto

Tutto si può fare ma ci vuole volontà!


Riprendo un argomento già trattato quest’estate (post n. 70) dove vi ho raccontato della situazione spazzatura in Sicilia, delle zone che io conosco. E’ un argomento che mi sta a cuore e prendo spunto da Focus per ritrattalo.Si parla di spazzatura ma ci sono sempre mille dubbi anche nelle città dove la percentuale di prodotti riciclati è alta. I dubbi sono sempre all’ordine del giorno: dove butto il tetrapak, dove butto il contenitore del domopack.. c’è carta ma c’è anche alluminio (??) e i calzini bucati??BISOGNA FARE ORDINE!L’unione europea ci ha pensato.. ma come?? Ha classificato tutto il pattume con tanti codici.. BELLO… ma che ce ne facciamo dei codici quando poi scopriamo che ogni azienda che ritira i rifiuti ha le sue peculiarità?Per tanti anni ho vissuto in una città che si preoccupava di differenziare tutto, persino i vegetali. C’erto all’inizio è stato impegnativo abituarsi alla nuova differenziata ma poi è diventato un gioco da ragazzi.Da qualche anno a questa parte vivo in un paese dove si vive di rendita dai proventi di una ex-discarica ora diventata uno splendido parco e la differenziata si fa solo per carta, plastica e vetro e ahimè con poca organizzazione.Ma perdindirindina perché nella plastica chiedono di mettere SOLO le bottiglie di plastica??? E il resto della plastica?? Il resto lo mettono nel residuo… E le lattine?? Vanno con il vetro?? Non si sa!La faccenda puzza.. anche perché chi come me è stato abituato a fare la differenziata con un certo criterio si trova ora a VOLER differenziare e quindi a dover andare PERSONALMENTE in discarica a portare il sacco con tutto il resto della plastica e a buttarlo nel cassone dell’ingombrante sperando che questo serva a qualcosa.Anche perché è bene ricordare che sia una bottiglia di plastica che un sacchetto di plastica impiegano dai 100 ai 1000 anni per decomporsi, che per una lattina ci vogliono dai 20 ai 100 anni.Ci vuole ordine.. ma ci vuole un regolamento CHIARO.. capisco che ogni azienda che si occupa del ritiro usufruisca a sua volta di aziende che effettuano il riciclo di materiali diversi ma se ci fosse più chiarezza sarebbe decisamente meglio per tutti. Le regole non hanno mai ucciso nessuno!Quindi oltre a un Catalogo Europeo dei Rifiuti, servirebbe più chiarezza per far si che quando ci troviamo a dover buttare un calzino bucato o un piattino di plastica sappiamo bene dove buttarlo magari anche indipendentemente dalla città in cui ci troviamo!Rimbocchiamoci le maniche e AIUTIAMOCI a difenderci da noi stessi.Buona spazzatura a tutti!
Ambiente e foto natura