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MILANO, LA PECORA NERA DELLA DIFFERENZIATA


La cosa si fa tragica. Ogni giorno, quando le batterie dell'I-Pod si scaricano (spesso), mi vedo costretta a dover ascoltare i discorsi della gente sui mezzi pubblici. È tra le dieci cose che detesto di più al mondo. La generalizzazione dei problemi mista all'ignoranza dovuta all'informazione (scarsa e scarna) mi da ai nervi. Mi viene sempre la voglia di puntare il dito contro chi la sta sparando più grossa e dire ad altissima voce e con tono deciso quello che penso, un po' come se stessi lanciando un anatema. So che mi prenderebbero tutti per pazza, per questo desisto. E taccio soffrendo. Ultimamente, tra le signore della "Milano-Bene", si sente un sacco parlare e sparlare di Napoli e della questione spazzatura. L'hanno presa a cuore, sapete? Insomma, comizi di casalinghe indignate che sul tram trattano l'argomento come se avessero in tasca tutte le soluzioni... Viene così fuori che secondo la "Sciura Rosa" chiaramente la colpa è tutta dei cosìddetti "terroni", che "non si sanno mica comportare come noi al Nord"... Perchè? Come ci comportiamo, noi al nord? Bene, da una recente stima di «Legambiente» arriva finalmente il dato che tanto aspettavo (quello che da stasera non mi permetterà più di tacere mordendomi la lingua): Milano, è la pecora nera della Raccolta Differenziata e non è nemmeno riuscita a raggiungere la soglia minima (del 35%) imposta dalla Regione Lombardia. Bravi Milanesi... Un applauso. Come al solito, si predica bene e si razzola male! Sembra quasi che lo vogliate, l'inceneritore che la Moratti non metterà più a Rozzano ma a Opera (2 km a sudOvest rispetto a prima...). Ma cosa ci vuole? La carta e la plastica si distinguono, tra di loro. Cosa ve le fa buttare ancora nello stesso cestino? Vivo in un piccolo paese in mezzo alle campagne, a 25 Km da Milano. In provincia (ci tengo a dirlo) la percentuale di persone che differenziano, sale miracolosamente al 43,6%. Il che non vi da più scuse. Siete pigri e svogliati. Punto e basta. Ricordo che dalla grande-città-grigia sono scappata 4 anni fa, quindi ho voce in capitolo, perchè ci sono nata e cresciuta e so bene come funzionano le cose. Nel mio piccolo paese la questione è di una semplicità incredibile: La domenica e il mercoledì sera, fuori dalla porta lasciamo tutti (tutti!) il cestino dell'UMIDO, e cioè gli scarti di cibo; i gusci delle uova, le bucce di frutta e verdura, i fondi di caffè.. e tutte quelle cose "commestibili" che però buttiamo. Il Govedì mattina, i camion passano a prendere: PLASTICA - CARTA - VETRO - LATINE Non penso di dovervi spiegare la differenza che passa tra questi quattro elementi, tra una latta per i pomodori e un quotidiano vecchio. Direi che la differenza è a prova di cieco. E pure di pigro. Tutto quello che invece non rientra nelle categorie qua sopra elencate, finisce direttamente nel SECCO. La Rumenta di una volta: piatti e posate di plastica (che sono in plastica non riciclabile, purtroppo, per questo andrebbero saggiamente evitati), cd, audiocassette e tutte quelle cose che in genere, non si sa mai dove buttare. L'ultima cosa: vi prego, adesso non nascondetevi dietro al solito: "Si, io differenzio, ma tanto poi il comune butta tutto in una grande buca"... Non è vero. Non qui.