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SULLA SCOMPARSA DEI METALLI


Forse non tutti sanno che... Iniziava così una delle rubriche che da bambina amavo leggere quando a casa della nonna mi capitava in mano "la settimana enigmistica". Ho sempre amato sapere, scoprire, frugare, scovare cose nuove, notizie strane. Sono sempre stata molto curiosa. Più o meno dal '92, ho un appuntamento fisso mensile e ce l'ho con un giornale (l'unico dove cerco di lavorare da anni e non ci sono mai riuscita), e cioè "Focus". A volte, qualcuno ride quando scopre che leggo Focus. Non so perchè, ma c'è gente che l'ha erroneamente scambiato per "il corrierino dei piccoli". Questo qualcuno dovrebbe ricredersi... Sul numero di questo mese, c'è il solito interessante dossier sulla terra. Si parla di energie rinnovabili, di passi avanti della scienza, di materie prime che si esauiscono. Ecco cos'ha attirato la mia attenzione questa volta, le materie prime che si esauriscono e nello specifico, i metalli. Si parla ormai spesso del fatto che tra pochi anni, il petrolio sarà così costoso da diventare inaccessibile per qualsiasi scopo civile. Tra qualche anno non ce lo venderanno più e non mi stupirò di vedere l'esercito intento a pattugliare le pompe di benzina. Però ancora non avevo pensato al fatto che il petrolio non è l'unica materia prima che si estrae da Gaia, ma è solo una delle tante. Grazie a Focus ho appreso che da tempo, sono state effettuate delle serie ricerche in questa direzione, svolte dalla US GEOLOGICAL SURVEY dall'ONU (settore statistiche sviluppo umano) e da altri esperti del settore, quali geologi e scienziati. Da questo studio è emerso che sia nel caso di un cambiamento attivo nei nostri modi di fare (la migliore delle ipotesi), sia nel caso di un totale menefreghismo (la peggiore), fra poco più di cent'anni non ci sarà più traccia di metalli su Gaia. Ma per alcuni il conto alla rovescia è molto più ravvicinato. Qualche esempio? C'è un metallo che si chiama INDIO; viene comunemente impiegato dall'industria elettrica e si è dimostrato indispensabile per la costruzione degli schermi al plasma. Negli ultimi due anni ha visto levitare il suo prezzo da 60 a 1000 dollari al chilo. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 13 anni, nella peggiore, fra soli 4. PLATINO. Viene subito da pensare ai gioielli che piacciono tanto alle donne. E invece se ne sentirà la mancanza soprattutto nell'indistria automobilistica, perchè questo prezioso metallo viene usato proprio per ridurre le emissioni nocive delle marmitte catalitiche. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 360 anni, nella peggiore, fra soli 40. RAME. Monete e sculture sono solo una piccola parte. Un tempo (non molto remoto) il rame era considerato materiale povero. Ora viene grattato via persino dalle tombe o dalle rotaie ferroviarie, per essere rivenduto soprattutto in Cina. Negli ultimi due anni, il suo valore è triplicato e con una tonnellata di Rame, si portano a casa circa 9Mila dollari. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 60 anni, nella peggiore, fra soli 40. ANTIMONIO. Dal nome sembrerebbe quasi l'opposto dell'anticristo. E invece è un metallo utile per la fabbricazione di materiale ignifugo e per la produzione di medicinali. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 30 anni, nella peggiore, fra soli 10. STAGNO. Le lattine o la carta stagnola. Se ne fa grande uso per la fabbricazione di questi materiali e a volte, lo si usa in casa per le piccole saldature. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 40 anni, nella peggiore, fra soli 20. PIOMBO. Col piombo ci si fanno le tubature. E le tubature scorrono ormai sotto terra un po' ovunque. Per poco ancora. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 40 anni, nella peggiore, fra soli 8. Il TANTALIO è usato per costruire i ferri chirurgici. O gli recchini e la bigotteria anallergica. Ma anche per perfezionare le lenti delle fotocamere digitali. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 115 anni, nella peggiore, fra soli 20. NIKEL. Della scomparsa del Nikel risentirà soprattutto l'industria aereonautica... e le nostre batterie (le comuni pile) smetteranno di funzionare. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra 100 anni, nella peggiore, fra soli 50. URANIO. Questo metallo l'ho appositamente tenuto per ultimo perchè merita un discorso a parte. È forse l'unico metallo che mi auguro finisca in fretta. Mi spiace per la risorsa naturale, ma non per lo scopo umano, che speriamo, verrà a mancare. L'uranio è infatti largamente usato nell'industria bellica (dice niente "uranio impoverito"?) e per il funzionamento delle attuali centrali nucleari. Per l'Uranio, cambio metro di valutazione. Nalla migliore delle ipotesi, esaurirà fra soli 20 anni, nella peggiore, fra 50. •E DOPO? Le soluzioni al momento sono due (almeno finchè qualche mente brillante non ne troverà altre): 1-RICICLO 2-ESTRAZIONE DEI METALLI DALLO SPAZIO Essendo i metalli elementi chimici non ulteriormente scomponibili, la soluzione del riciclo sarebbe da considerarsi la più opportuna. Infatti, i metalli sono in grado di mantenere intatte le loro qualità anche dopo essere stati rigenerati più e più volte. Per quanto riguarda la dispendiosa possibilità di estrarre metalli dallo spazio... che dire? Io dal canto mio, non posso che augurarmi che al genere umano non venga in mente di farlo, perchè vorrebbe dire che dalla sua storia, non ha saputo imparare nulla.