EARTH & SOCIAL

2007. L'ITALIA BRUCIA


Sfoglio allibita le pagine dei giornali, soprattutto quelle sul web perchè sono costantemente aggiornate. L'Italia brucia. Andiamo a fuoco, come ogni estate. Guardo le foto dei roghi, degli alberi ridotti in scheletrici cerini, la gente colma di terrore, i bambini che si chiedono "perchè?" ...e provo un'infinita pena per l'essere umano e per quanto di terribile è capace di fare. NON SI SCHERZA COL FUOCO. Lo insegnano a tutti fin da piccoli. Ma qualche becero che non l'ha capito purtroppo c'è sempre. Anzi, c'è di peggio. C'è proprio chi col fuoco ci scherza, ci si diverte e magari perchè no... ci guadagna. Quello che mi fa ribrezzo è constatare che chi di dovere, non sia ancora stato in grado non dico risolvere, ma quantomeno di arginare questo dannosissimo problema. Eggià. C'è chi (come dice il mio amico CubaChulo) è troppo preso dai problemi del costo dei croissant in parlamento, chi invece si batte per far fare il test antidroga ai suoi colleghi, a quasi un anno da quello fatto dalle Iene e poi censurato, anzi... tolto di mezzo. Hanno altri problemi loro, per pensare alla nostra terra che brucia e a qualche stronzo che ci si arricchisce dietro. Chissà... Poco importa, forse, se l'Italia deve gran parte dei suoi introiti (oltre che alle tasse) al turismo e alle bellezze della nostra natura (oltre che a quella delle nostre città). Poco importa se la gente dal nostro Paese scappa. Poco importa se la gente in quegli incendi ci muore. L'altro giorno è morto un pilota di canadair, perchè dal troppo fumo non è riuscito a far bene i conti per fare manovra. Ieri sono morte altre due persone, due abitanti di Peschici, anzani e innocenti. Ieri si è sfiorata la strage, perchè i bagnanti si sono dovuti rifugiare nel mare del Gargano per scappare alle fiamme. Come anche in provincia di Catanzaro, a Magisano, dove tutta la popolazione del paese non ha potuto fare di meglio che rifugiarsi in chiesa e pregare Dio di non morire come topi. Chissà, magari sarà così anche oggi. Avvilente è trovare un trafiletto sul giornale titolato così: «Due piromani presi e scarcerati in Sicilia». Presi, notte in cella con vitto e alloggio a carico dei contribuenti e poi rilasciati, con tanto di abito stirato e croissant (quello di Montecitorio) nel taschino della giacca. Grazie a lor signori e arrivederci. Speriamo che l'ospitalità sia stata di vostro gradimento, tornate presto a trovarci. Avvilente... non ho altro da dire...