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SULLO STROZZINAGGIO (legalizzato) DELLE BANCHE lettera aperta a una trent’enne di Milano.


A leggere la tua lettera, quella che hai inviato l’altro giorno alla pagina web di un noto quotidiano, m’è venuto un nodo in gola. Leggevo ad alta voce. L’ho stampata apposta per potermici dedicare a casa, con calma, avvolta dal silenzio, perché avevo capito che quello che avevi da dire poteva interessarmi. E infatti mi interessava eccome. Ho letto quelle righe voracemente, provando un’emozione maggiore mano a mano che aggiungevi i particolari che facevano somigliare così tanto la tua storia alla mia. E a quella di migliaia di altri ragazzi, come ha dimostrato l’invasione di e-mail giunte dopo la tua lettera su Corriere.it. • LA STORIA Siccome forse non tutti qui hanno avuto la possibilità di leggere ciò che d’importante avevi da dire, cerco di farne un sunto, se mi concedi. Hai trent’anni. Vivi a Milano, la città grigia e sei single. Queste ultime due sono le uniche differenze tra le nostre storie: la prima perché dalla città grigia io sono scappata, preferendo di gran lunga la campagna; la seconda è quella che forse, fino ad ora mi ha permesso di restare a galla. Dopo qualche anno “di soldi buttati in affitto”, decidi di comprare casa. La trovi subito e te ne innamori all’istante. È piccola, soltanto 40mq, ma per te è perfetta. La compri senza esitare e lo fai senza chiedere niente a nessuno. Dopo esserti informata un po’ ovunque per la soluzione migliore con la quale pagare il futuro mutuo, scegli una banca. Come me, hai firmato rogito e mutuo tra la primavera e l’estate del 2005; periodo roseo per i mutui, perché come ricordi anche tu «i tassi erano bassi e le banche te li tiravano dietro». Hai ascoltato i consigli del distinto direttore e del caro commercialista, che in più mandate ti hanno convinta che il tasso variabile era meglio del tasso fisso, in-ogni-occasione-qualsiasi-evenienza-sempre-e-così-sia. La rata inoltre, era perfetta. Pari a quella dell’affitto che avevi sempre pagato e cioè 1000 euro al mese, tondi-tondi o poco più. Si. Peccato che tutti si sono scordati di ragguagliarti sul fatto che da quel momento in avanti, «ogni mezzo punto di aumento del costo del denaro deciso dalla bce» (banca centrale europea, tutto minuscolo per scelta personale), avrebbe automaticamente dato l’ok alla tua banca per prendersi dal tuo conto circa 80 euro al mese. In più. E così è stato. In poco più di due anni, il tuo mutuo è lievitato del 50%, portando quella “ragionevole” rata ad oltre 1.500 euro al mese. Per una casina sicuramente meravigliosa, ma di soli 40mq; più o meno come il cesso al piano terra della villa al mare di qualsiasi direttore di banca. Tu hai tenuto duro per quanto hai potuto, tagliando prima i vizi, poi i divertimenti e a seguire tutto il resto, forse anche parte del vitale. Hai chiesto chiarimenti e ancora ti sei sentita rispondere “lei ha fatto la scelta giusta”. Certo, te ne sei ben accorta! Hai fatto i tuoi calcoli e ti sei informata per bene. Ecco come sei venuta a sapere di eventualissime altre variazioni (previste per settembre e chiaramente in rialzo) del costo del denaro. Il tuo mutuo arriverebbe a 1.600 euro al mese e tu non li hai, perché il tuo stipendio è ancora calibrato con la lira. Inoltre, sempre cercando d’informarti come potevi, hai scoperto che esiste un fondo giovani stanziato dalla regione Lombardia, per chi come te ha acquistato la prima casa. Anzi no. Leggendo bene scopri che non è per quelli come te. Tu sei single e il fondo è aperto solo alle giovani coppie sposate. Ma vaffanculo! Perché?... Tu da single, non le paghi le tasse? Nulla. Dopo infiniti sacrifici atti a salvare la tua amata casina, hai dovuto cedere. L’hai messa in vendita ed è andata via subito, più veloce del pane. Perché il primo interessato appena l’ha vista se n’è subito innamorato. • STROZZINAGGIO LEGALIZZATO La fine della tua lettera l’ho letta a fatica perché la voce mi si bloccava in gola. Anche io amo la mia casa, che grazie al cielo è mia e di un’altra persona e solo per questo è ancora nostra. Anche io non ho nessuna intenzione di lasciarla perché l’ho vista quando ancora non esisteva e l’ho amata all’istante. Ora la rata del nostro mutuo è pari a tutto il mio stipendio più altre cento e passa euro. Non si mette, ma si toglie un po’ ogni mese, senza calcolare tutto il resto. Non era certo così quando abbiamo firmato, però non m’importa di dover rinunciare praticamente a tutto, perché fra quelle mura sto come in paradiso. È vero quello che dici. Quelle che chiamiamo “banche”, in realtà non sono altro che associazioni di usurai, che col benestare delle amministrazioni, praticano lo strozzinaggio più bieco ai danni della gente onesta, che lavora e che paga le tasse. E che già fatica a campare in questa sorta di “repubblica di Bananas”… Certo, se non pago non sparano a mio fratello (forse); però posso stare pure certa di passare grandi guai. E perché? Insomma, guardando quel foglietto di carta con il quale la monte paschi mi avvisa ogni mese d’essersi ciucciata 1300 euro dal mio conto (di cui 300 per la casa e 1000 per gli "interessi")... ho fatto un calcolo e ho capito che negli anni che ho stabilito nel contratto, andando avanti di questo passo pagherò la mia casa quasi il triplo del valore per cui ho stipulato il mutuo. E la mia casa l’ho comprata per duecentodiecimilaeuro. Fai il calcolo. Dice bene Isabella Bossi Fedrigotti, nell’articolo che ha scritto su di te. Milano si svuoterà di giovani, che a ben guardare sono la linfa vitale della città; di ogni città. Diventerà ancora più triste di com’è adesso, perché perderà la creatività propria di chi è giovane, perderà il nostro entusiasmo, perché noi l’abbiamo già perso da un pezzo. Pensi che costi tanto allargare i “fondi giovani” della regione Lombardia anche a quelli come te e cioè i single o a quelli che pur amandosi come una normale coppia di sposi, per un motivo o per l’altro non hanno contratto il matrimonio? Insomma, Isabella ricorda che quando i consiglieri comunali hanno dovuto votare un aumento (pari a 350 euro mensili) del loro stesso stipendio, nessuno s’è fatto remore. Buona fortuna. A tutti quanti. p.s. Prometto che se per caso vinco alla lotteria, ti ricompro la casina!