«Tibet, Tibet... Alza la tua bandiera!» Sono state queste le brevi ma taglienti parole di Bjork, la nota e talvolta discussa cantante islandese, lanciate a gran voce dal palco del suo ultimo (in ogni senso) concerto cinese, tenutosi domenica sera all'"International Gymnastics Centre" di Shanghai. E sono queste le parole per le quali adesso la cantante "rischia" di essere bandita dal Paese, a tempo indefinito. "Non è stata avvertita la polizia", fa sapere l'organizzatre dell'evento, "perché molti spettatori, non capendo l'inglese, non hanno potuto cogliere nulla di quanto inneggiato dalla cantante islandese", che comunque non è nuova a questo genere di proteste. • DECLARE INDIPENDENCE All'improvviso, sul finire dello spettacolo, la stessa Bjork ha deciso di apportare una modifica alla scaletta, sostituendo il pezzo di chiusura -molto importante in qualsiasi concerto, perché è quello che precede lo scroscio di applausi finale- «Encore» (che significa letteralmente "bis"), con una più impegnata «Declare Indipendence» (Dichiarare l'indipendenza) ed è stato un più che chiaro messaggio politico rivolto alla Cina (che occupa il Tibet dal 7 Ottobre 1950), seguito per l'appunto dalla frase gridata al termine del pezzo, proprio prima dei sopracitati applausi finali: «Tibet, Tibet... Alza la tua bandiera!». • CINA = CENSURA Non stupisce apprendere che "nessuno fra i giornalisti presenti al concerto abbia sentito nulla"... e che di conseguenza nessuno tra i media abbia riportato la notizia. Che la Cina censura chi la pensa diversamente dalla sua politica è risaputo. Qualcuno per caso ricorda la storia dello sventurato pastore che gridò a una festa di paese la terribile frase: "Lunga vita al Dalai Lama" per la quale venne condannato a 8 anni di carcere per terrorismo? (vedi trackback)... • CINA-BLOG Del concerto ne hanno comunque parlato i blogger cinesi, alcuni dei quali, presenti al concerto, masticano l'inglese quel tanto che basta da comprendere la terribile frase inneggiata dalla cantante. Sui blog e sui forum cinesi l'argomento impazza, ma i commenti vanno controcorrente rispetto al messaggio d'indipendenza; anzi, a dirla tutta, pare che al momento Bjork abbia fatto parecchio arrabbiare molti suoi fan. L'idea di base infatti, è nettamente opposta e lontana da quella che vede la terra del Dalai Lama libera e indipendente dalla Cina:"Il Tibet è un nostro territorio. Cosa si impicciano gli occidentali?", si legge nei post. E ancora: "Per un po' è meglio che Bjork non si faccia vedere in Cina"...
TIBET, TIBET... RAISE YOUR FLAG!
«Tibet, Tibet... Alza la tua bandiera!» Sono state queste le brevi ma taglienti parole di Bjork, la nota e talvolta discussa cantante islandese, lanciate a gran voce dal palco del suo ultimo (in ogni senso) concerto cinese, tenutosi domenica sera all'"International Gymnastics Centre" di Shanghai. E sono queste le parole per le quali adesso la cantante "rischia" di essere bandita dal Paese, a tempo indefinito. "Non è stata avvertita la polizia", fa sapere l'organizzatre dell'evento, "perché molti spettatori, non capendo l'inglese, non hanno potuto cogliere nulla di quanto inneggiato dalla cantante islandese", che comunque non è nuova a questo genere di proteste. • DECLARE INDIPENDENCE All'improvviso, sul finire dello spettacolo, la stessa Bjork ha deciso di apportare una modifica alla scaletta, sostituendo il pezzo di chiusura -molto importante in qualsiasi concerto, perché è quello che precede lo scroscio di applausi finale- «Encore» (che significa letteralmente "bis"), con una più impegnata «Declare Indipendence» (Dichiarare l'indipendenza) ed è stato un più che chiaro messaggio politico rivolto alla Cina (che occupa il Tibet dal 7 Ottobre 1950), seguito per l'appunto dalla frase gridata al termine del pezzo, proprio prima dei sopracitati applausi finali: «Tibet, Tibet... Alza la tua bandiera!». • CINA = CENSURA Non stupisce apprendere che "nessuno fra i giornalisti presenti al concerto abbia sentito nulla"... e che di conseguenza nessuno tra i media abbia riportato la notizia. Che la Cina censura chi la pensa diversamente dalla sua politica è risaputo. Qualcuno per caso ricorda la storia dello sventurato pastore che gridò a una festa di paese la terribile frase: "Lunga vita al Dalai Lama" per la quale venne condannato a 8 anni di carcere per terrorismo? (vedi trackback)... • CINA-BLOG Del concerto ne hanno comunque parlato i blogger cinesi, alcuni dei quali, presenti al concerto, masticano l'inglese quel tanto che basta da comprendere la terribile frase inneggiata dalla cantante. Sui blog e sui forum cinesi l'argomento impazza, ma i commenti vanno controcorrente rispetto al messaggio d'indipendenza; anzi, a dirla tutta, pare che al momento Bjork abbia fatto parecchio arrabbiare molti suoi fan. L'idea di base infatti, è nettamente opposta e lontana da quella che vede la terra del Dalai Lama libera e indipendente dalla Cina:"Il Tibet è un nostro territorio. Cosa si impicciano gli occidentali?", si legge nei post. E ancora: "Per un po' è meglio che Bjork non si faccia vedere in Cina"...