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BASTA CACCIA NEL PARCO DEL TICINO


La sentenza è del 29 gennaio. L'ho scoperto solo adesso... Meglio tardi che mai!! Avete presente quei dannati cacciatori che fanno bella mostra della loro bassezza (mimetica e fucile lungo due metri per sparare alle quaglie in mezzo ai campi coltivati?... A me pare eccesso di testosterone e di film sul Vietnam...) in apertura del mio profilo?...
Quei due biechi individui, li ho fotografati una domenica mattina d'inizio ottobre... dopo essermi svegliata di soprassalto per i colpi dei loro maledetti fucili. "Ma che cazzo è?... La guerra?" ... mi son detta... Il mio cane (anzi, la mia cana) se ne stava nella sua cuccia e tremava dalla paura. Pur essendo un discendente diretto di un segugio italiano, non ama la caccia e ne sono contenta. Non ama i colpi improvvisi e secchi di quegli arnesi infernali come non li amo io. Quando mi sono affacciata alla finestra per capire cosa fossero quei botti, mi si è accaponata la pelle. Davanti a casa mia c'è un bellissimo campo, dal quale da tre anni imparo a seguire i ritmi della natura. Ci coltivano il grano, mentre in quello proprio accanto ci fanno il riso. Ecco... nel bel mezzo del campo di grano, ci stavano due individui dall'aspetto paradossale... con i loro due cani. Ancora offuscata dal sonno, non mi sono subito resa conto di cosa fossero. Poi mi sono stropicciata gli occhi e ho guardato meglio. Saranno stati alti un metro e sessanta, forse erano padre e figlio. Indossavano la divisa mimetica e come ho scritto qua sopra, imbracciavano un fucile che era lungo almeno tanto quanto loro (vedi foto sopra).. Ho visto uno dei due imbracciare il fucile, puntare e sparare. BUUUUMMMMMM..... Nel silenzio della domenica mattina in campagna, questo suono terrificante ha fatto alzare in volo una miriade di uccelli... BUUMM - BUUMM... che loro due hanno per fortuna solo tentato di abbattere. Ho osservato bene e i cani non hanno recuperato nessun cadavere, quindi i due non erano dotati di grande mira. Ho provato una rabbia immensa verso quei due individui. Dopo aver scattato velocemente le fotografie, sono uscita in giardino con in mano due padelle. Non sapevo cos'altro fare!! Calcolando la mia timidezza e il fatto che in "zona" voglio mantenere un certo distacco dalla gente che mi vive accanto... ho iniziato a sbattere le padelle prima una contro l'altra e poi contro il cancello. Ho fatto un casino incredibile, un rumore assordante, perché i due hanno subito guardato dalla mia parte, hanno chiamato i cani e piano piano, facendo finta di nulla, si sono allontanati. Per fortuna, quando i miei vicini sono usciti per vedere chi sbatteva le padelle... io ero già rientrata in casa. Da quel giorno ho promesso battaglia, quantomeno per quello che posso fare nel mio piccolo. I cacciatori non li avevo mai notati fra i campi, perché sono sempre intenta a cercare le meravigliose poiane (nella foto piccola in alto, ma per il solo gusto di vederne una) e a guardare gli alberi e i colori dei campi (che ci posso fare? Ne sono innamorata!)... dicevo, non li avevo mai notati, da quel giorno ho cominciato a farlo. E ogni volta che ne vedo uno accucciato a mirare qualsiasi cosa, produco rumore. Semplice. Come ho scritto nel profilo, sotto la foto dei due sfigati in mimetica, basta suonare il clacson se si è in macchina, gridare (o cantare a gran voce) se si è a piedi o in bicicletta... battere forte le mani... Ad uccelli e piccoli mammiferi questo basta per stare in allerta. E i cacciatori non mi possono certo sparare. • GOOD NEWS La bella notizia di cui parlavo all'inizio di questo post, prima di perdermi nelle parole, è che: «29/01/2008 - IL TAR DELLA LOMBARDIA VIETA LA CACCIA NELLE RISAIE PAVESI. Con una importantissima e innovativa sentenza, gravida di conseguenze su tutto il territorio nazionale, il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha accolto il ricorso presentato dalla Lega per l'Abolizione della Caccia (avvocato Claudio Linzola) contro il piano faunistico venatorio della provincia di Pavia, nella parte in cui consentiva l'attivita' venatoria nella Zona di Protezione Speciale delle risaie dela Lomellina. Dichiara Guido deFilippo, segretario LAC: "Parrebbe ovvio che le zone espressamente votate alla conservazione dei migratori secondo il dettato della Direttiva-Uccelli dell'Unione Europea SIANO INTERDETTE a un'attività che consiste proprio nella DISTRUZIONE degli stormi in transito o in sosta, ma cosi' non e' per gli amministratori di Pavia e di altre province italiane". Troppo spesso gli intenti del legislatore europeo in difesa della Natura sono stati elusi in ambito locale: si tratta invece di obblighi stabiliti per un percorso di tutela concreta della vita selvatica. La zona in questione e' tra l'altro vastissima e di importanza strategica per una enorme varieta' di specie legate agli ambienti umidi. Vittoria!! Alice Virtù LEGA PER L'ABOLIZIONE DELLA CACCIA