EARTH & SOCIAL

24 ANNI.


... Quel "sottile filo grigio" che divide la verità dalla fantasia, la vita vissuta da quella interpretata nei film o raccontata in un libro dell'orrore è davvero sottile. Non so chi ha preso da chi, non so se è la fantasia a prendere spunto dalla realtà oppure il contrario ma spesso questo filo pare quasi trasparente. A volte mi viene da chiedermi cosa sia la "realtà"; È quello che vedo?... E chi mi dice che quello che vedo è reale e non è invece l'effetto fuorviato di un mio preconcetto o di una mia cecità... del mio non aver tempo per fermarmi ad osservare... Ad esempio... penso a quel vecchietto, a quel traballante 73enne austriaco che nel suo quartiere di Amstetten passava le giornate ad aiutare i suoi vicini nei lavoretti di casa, oppure raccontando barzellette al bar del paese; era un bravo nonno e un buon marito, appassionato di giardinaggio e di animali domestici, benvoluto dai vicini e per finire... amato dalla famiglia. La sua foto svetta su tutti i giornali: primo piano, espressione avvinazzata, occhi color del ghiaccio dallo sguardo poco convincente e capelletti bianchi, sottili e spettinati. Quest'uomo ha confessato di aver tenuto segregata sua figlia per 24anni nella cantina della propria abitazione, di averla violentata per tutto questo tempo e di aver generato con lei 7 figli/nipoti: uno l'ha ucciso, ma non ha ancora spiegato il perché, due li ha fatti trovare a sua moglie (la madre della ragazza in cantina) davanti all'uscio di casa, i rimanenti quattro sottocoperta assieme alla madre. Per tutti i giorni della loro vita e il più grande è quasi ventenne. Dalla cantina di questo vecchietto austriaco, benvoluto da tutti in paese e amato dalla famiglia, sono usciti all'improvviso una donna di quarantadue anni e i suoi quattro figli. Cos'é la realtà?... Alice Virtù