EARTH & SOCIAL

MASDAR.


Circa un anno fa auspicavo tra le pagine di questo stesso blog che la causa ambientale potesse diventare presto una moda, perché avevo capito che solo in questo modo ci sarebbe stata la reale probabilità di farcela ad uscire tutti dalla melma. Mi lamentavo spesso perché le news circa l’ambiente venivano sempre “relegate in fondo, a fianco ai necrologi” in quasi tutti i quotidiani e perché per scovare le prime notizie che ho dato in questo blog ho faticato parecchio, ‘manco cercassi le risposte della Sfinge. Passato circa un anno, guardandomi alle spalle, è per me d’obbligo considerare che in effetti quel mio buon auspicio è stato ascoltato; in effetti la causa ambientale sta diventando una moda e neanche tanto a-poco-a-poco. Ultimamente di ambiente si legge in abbondanza e sui quotidiani i “trafiletti” di una volta sono stati sostituiti da imponenti “doppie pagine”, non più in fondo ma quantomeno a metà giornale e sono spesso ricche di box, disegni e spiegazioni. Anche la televisione se ne sta occupando, ma calcolando che si tratta del mezzo di cominucazione più seguito, l’informazione ambientale è a mio avviso ancora troppo farcita di stupidaggini e povera di verità. Per l’ambiente l’anno scorso è stato vinto il Nobel per la Pace e sono stati fatti tanti concerti con lo scopo di informare; molti artisti si stanno votando all’ImpattoZero” quasi come fosse un nuovo credo (e per il tempo che durerà andrà bene così!), piantando chilometri quadrati di foreste ogni volta che portano il loro concerto in uno stadio, per compensare le emissioni di anidride carbonica generate da un grosso evento. •EMIRATI ARABI… SOSTENIBILI Devo essere sincera. Quando mi capita di parlare degli Emirati Arabi qui sul blog, generalmente non lo faccio in modo positivo. Non ci posso fare nulla. Non riesco a mandare giù le abitudini di questo Paese che, essendo il maggior estrattore di petrolio al mondo (scoperto nel ’58), è anche il più ricco e il più “oneroso” in termini di Co2. In quei lidi è abitudine sperperare enormi cifre per grandi stupidaggini, è abitudine stupire e ostentare, è abitudine essere il Paese più inquinante al mondo, pur avendo una superficie totale di soli 83.000 km². Questa volta al contrario di sempre ne parlerò bene e ancora di più. •MASDAR
Con un investimento iniziale di 22 miliardi di dollari (4 dallo Stato, il resto dai creditori), proprio negli Emirati Arabi, a Abu Dhabi, sorgerà Masdar, una piccola città-quartiere che quando sarà terminata (la prima zona sarà abitabile l’anno prossimo, il resto entro il 2015) misurerà circa 6 km², ospiterà 50 mila abitazioni private e 1500 uffici; una delle importanti strutture di cui Masdar potrà vantarsi sarà il Masdar Institute of Science and Technology (in collaborazione con il Massachusetts Institute of Tecnology), la prima università dedicata interamente allo studio e alla ricerca sulle energia rinnovabili. Il tutto completamente a Emissioni-Zero: per il proprio fabbisogno energetico, Masdar conterà esclusivamente sull’energia solare e su quella eolica (i palazzi saranno costruiti con criteri avveniristici molto attenti all’impatto ambientale). Inoltre, in città non potranno girare le automobili, perché Masdar sarà un luogo “Carbon-Free”. Ci si sposterà soltanto a piedi o in bicicletta e ci sarà un efficiente servizio pubblico di navette a “carbonio-zero” (con fermate a distanza massima di 200 metri l’una dall’altra) che renderà semplice e veloce ogni spostamento. L'acqua arriverà diretamente da un impianto di dissalazione ad energia solare. Le mura perimetrali infine, consentiranno alla città di difendersi dai venti caldi del deserto e dall'inquinamento sonoro dovuto alla vicinanza con l'aereoporto di Abu Dhabi. I progettisti di Masdar hanno calcolato di risparmiare, nei prossimi 25 anni, circa 2 miliardi di dollari in petrolio, con una domanda energetica di 200MW contro gli 800MW di una normale cittadina delle stesse dimensioni. In pratica, i consumi di Masdar saranno inferiori del 75% rispetto a quelli di città di analoghe dimensioni costruite con tecniche tradizionali. Alice Virtù GUARDA IL VIDEO DEL PROGETTO DI MASDAR