EARTH & SOCIAL

VOLONTARI della GUARDIA NAZIONALE. APOLOGIA DI FASCISMO.


 Prima di tutto, vi chiedo di mettervi un momento comodi e guardare questo video.Dura poco meno di cinque minuti, non vi porta via molto tempo.Purtroppo non si tratta di uno sketch per la Gialappa’s band e questo personaggio non è il frutto di una caricatura politica scadente. Gaetano Saya è il presidente del Partito nazionalista italiano e da come si evince nel video qua sopra, è il principale promotore delle famigerate ronde, che lui invece ha ribattezzato “corpo dei volontari della Guardia Nazionale”. Saya a mio avviso è un invasato arrogante e pericoloso e lo si evince semplicemente scorrendo le pagine del suo blog dove a qualunque dei suoi nemici scrive e pubblica personalmente frasi come:« (...) tu non avrai niente, i nostri militari sono tornati dentro sei casse avvolte dal sacro tricolore, per te non ci sarà nemmeno la bara perché il tuo corpo sarà disperso nel Tevere, il tuo nome non dovrà più essere pronunciato dalle generazioni future e non ci sarà nemmeno una lapide a ricordare la tua esistenza su questa terra».Attualmente è indagato dalla Procura di Milano per «apologia di fascismo», cioè per aver cercato di avviare (ma direi più “per aver avviato” perché qualcuno gliel'ha pur concesso) la “riorganizzazione del disciolto fascismo", sotto qualsiasi delle sue forme: ciò che ha creato per il Procuratore Spataro costituisce reato in quanto "denigra i valori base della Costituzione”, e il video che spero abbiate appena guardato mi pare che di apologia di fascismo ne mostri parecchia. I volontari che questa mattina hanno preso servizio a Roma (facendosi in realtà solo una passeggiata in via Nazionale e un servizio fotografico nel frattempo), per fortuna soltanto quattro gatti tra cui anche un paio di donne, hanno un non so ché di veramente inquietante. Anzi no, so bene che cosa mi inquieta. Innanzitutto, Saya nelle immagini mostrate da «Repubblica.it»  sembra che sia sul back-stage dei “Soprano”, dando chiari segni del suo squilibrio. E poi i particolari di questa “guardia nazionale” non sono da meno: camicia ocra, pantaloni e cravatta neri, profilo di aquila dorato su fondo nero, scritta “S.P.Q.R.” ben in vista su petto e stemma del tricolore sull’avanbraccio. Ancora più agghiacciante, a mio avviso, il saluto romano, diverso da quello di Hitler e Mussolini solo perché questa volta il mignolo e l’anulare restano giù, come a fare il segno del “3”.Mi chiedo perché nessuno dica nulla.Mi chiedo cosa serva studiare la storia, se non si impara dagli errori del passato.Libertà di stampa di fatto negata, esercito di invasati a zonzo per le città, crisi e disperazione. Quale sarà il prossimo passo?..Alice Virtù