“Anais, ti spalancherò il ventre.Dio mi perdoni se questa lettera dovesse venire aperta per sbaglio. Non posso farci niente. Ti voglio. Ti amo. Io mi sento vicino a te, mi sento tutt’uno con te, tu sei mia, che lo si sappia o no.Ogni giorno di attesa ormai è una tortura. Sono venuto via con un pezzo di te attaccato al mio corpo; cammino nuotando in un oceano di sangue, il tuo sangue andaluso, distillato e velenoso. Non riesco a immaginare come potrò vivere lontano da te: questi intervalli sono mortali. Ed eccomi di ritorno ancora a ribollire di passione, come mosto fumante. E non è più una passione della carne, ma una fame totale di te, una fame divorante. Leggo di omicidi e suicidi sui giornali e ora li capisco completamente. Mi sento omicida, suicida.” Anais Nin ‘Henry & june’ Avrei voluto scriverlo io. Semplicemente.
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“Anais, ti spalancherò il ventre.Dio mi perdoni se questa lettera dovesse venire aperta per sbaglio. Non posso farci niente. Ti voglio. Ti amo. Io mi sento vicino a te, mi sento tutt’uno con te, tu sei mia, che lo si sappia o no.Ogni giorno di attesa ormai è una tortura. Sono venuto via con un pezzo di te attaccato al mio corpo; cammino nuotando in un oceano di sangue, il tuo sangue andaluso, distillato e velenoso. Non riesco a immaginare come potrò vivere lontano da te: questi intervalli sono mortali. Ed eccomi di ritorno ancora a ribollire di passione, come mosto fumante. E non è più una passione della carne, ma una fame totale di te, una fame divorante. Leggo di omicidi e suicidi sui giornali e ora li capisco completamente. Mi sento omicida, suicida.” Anais Nin ‘Henry & june’ Avrei voluto scriverlo io. Semplicemente.