Il sognatore

Memorie


È nella memoria di echi trascritti dove le mani non possono arrivare che lascio naufragare le mie emozioni impiccate dall’urlo disumano di chi sottopone il proprio io al dolore inconscio e consapevole dell’altro sguardo. Uno sguardo intravisto. Pensato. Cercato. Senza nome. Né sorriso.Fuori il buio si accascia sui tetti opprimendo le finestre ed ogni angolo di strada.E inizia dal cielo, dagli orizzonti, poi dalle fogne.E io non ho altro che queste mani da scaldare. Quanto ti ho cercato quest’inverno e tu nemmeno lo sai.. Lì dove gli alberi non lasciano spazio al sole né ad uno spicchio di colore.In quei mari inaccessibili al respiro e alla danza delle sirene.Ho guardato attraverso ogni serratura , oltre le fessure di ogni mura.Ho arrotolato pavimenti,  aperto sipari di venti.Mi sono affacciato negli specchi, e creduto fossi dietro le nuvole.Ho spostato i pensieri e raccolto le fragole. E su quei rami invecchiati che pendenti dondolano i sorrisi che ho nascosto per te.E scorrono le parole tra i fili d’erba come punti esclamativi.E libere bolle d’aria che conservano i miei sogni.