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Post N° 200


Luciano Pavarotti e Gigi Sabani 
La scomparsa di due “Singole Voci” nel mondo dello spettacolo Una breve distanza di soli due giorni ci vede privati di due degli artisti che con le loro perfomance ci hanno regalato una serie infinite di emozioni.Gigi Sabani nato a Roma nel 1952, era conosciuto soprattutto per le sue innumerevoli imitazioni, il solo cambiamento anche minimo delle corde vocali dava vita ad innumerevoli personaggi, che nel suo vasto repertorio spaziavano dal mondo politico, alla canzone e ai propri colleghi dello spettacolo.Presentatore con diversi spettacoli in tv che vanno dalla rai a mediaset, di Sabani sarà difficile dimenticare il suo viso sempre sorridente, pieno di vitalità che accompagnava in ogni sua uscita o apparizione, lo stesso viso a detta della sorella, che nei momenti d’infelicità sapeva tirar fuori per alleviare ogni piccolo problema.Proprio in casa della sorella a Roma, la sera del 4 settembre a 54 anni il suo cuore sembra non reggere più, lasciandoci un grande ricordo della sua immensa giovialità.Mentre ci si apprestava ad assistere alla cerimonia funebre di Gigi Sabani indetta il 6 Settembre, alle cinque dello stesso mattino una notizia dai primi comunicati stampa e mezzi d’informazione prendeva sempre più piede, si spegneva sofferente all’età di 71 anni nella casa di Modena, Luciano Pavarotti.Il ”Grande Luciano” come amavano chiamarlo in tutto il mondo, uno dei Tre Tenori che ha infiammato milioni di platee, con arrivare a ricevere un’applauso lungo più di un’ora, con l’aver riunito tante star internazionali nel suo “Pavarotti e Friend” per la semplice azione della solidarietà che un uomo come lui era generoso dispensare.Le sue ultime volontà espresse dal sito ufficiale sono state nel voler essere ricordato come un “cantante d’opera, ovvero come rappresentante di una forma d'arte che ha trovato la sua massima espressione nel mio Paese” .Chissà che alla chiusura del sipario terreno, il loro ultimo spettacolo, dietro le quinte di una nuova vita, nel percorrere il tratto che porta verso nuovi camerini, un duetto di Pavarotti che intona la Turandot nell III° Atto con “All’alba Vincerò” e Sabani al suo fianco mentre lo imita facendogli da eco, non sia stato proprio questo e noi pubblico sempre presente, questa volta nostro malgrado non c’eravamo a goderne ancora l’immenso piacere artistico espresso da entrambi gli artisti ma, nel nostro profondo nutrito affetto, vorremmo ringraziarli lo stesso per quello che ci hanno lasciato nel corso dei loro anni di onorata carriera. Buon viaggio Luciano, Buon viaggio Gigi                          
     Fonte:    Donato Francesco Bianco