Anima Alchemica

Un incontro


Le bastava aprire un poco le gambe, lì in piedi accanto a lui, che subito sentiva la sua mano percorrerle l’interno della coscia. Entrambi percepivano dell’altro il tocco lieve, la pelle setosa ma, più di ogni altra cosa, era un sorprendente desiderio di toccarsi, di scoprire, di amalgamarsi. Soprattutto tra la gente che sentivano camminare oltre la porta chiusa ma che avrebbe potuto aprirsi all’improvviso.Negli occhi custodivano la luce di quel desiderio clandestino e sulla bocca nutrivano parole che rimanevano nella memoria delle loro labbra, fino all’incontro successivo.Nessuno dei due sapeva quando sarebbe accaduto di nuovo: nella loro riservata oscenità restava quel desiderio impellente di guardarsi, di parlare e accendere gli occhi al fuoco che l’altro restituiva di pari intensità.Gli amanti offrono sempre una luce particolare, ognuna diversa dall’altra; gli sguardi di questi amanti vestivano lame incandescenti che invadevano tutta la stanza, quella stanza che avrebbero voluto vivere per tutto il tempo che sarebbero rimasti così vicini, penetrabili uno all’altra.Via gli orpelli inutili, era sufficiente offrirgli un varco tra le calze per offrirgli il sesso rorido, senza visioni fantastiche da copertina.E lui bramava l’anfratto come fosse acqua piovana da bere mentre lei gli si offriva, tremante ninfea racchiusa dall’emozione del momento, irripetibile e ancora da vivere.Fino al prossimo incontro.