Neuroni in disordine

La psicoterapeuta


In una delle ultime visite, chiesi al mio psichiatra se era il caso, come mi stava consigliando mia moglie, se era il caso di fare un po’ di psicoterapia. Lui mi disse, che il i problemi erano connessi con il lavoro …. Bisognava risolvere quelli (magari cambiando proprio il lavoro…) ma comunque dopo un periodo di cura così come lo aveva fatto io poteva tornare utile. Mi disse: “Le consiglio io una mia collega che è molto brava, di cui mi fido molto, e forse è quella che le può dare effettivamente un aiuto.”La contattai e fissai un appuntamento.Bussai e mi fece accomodare in una sala d’attesa, molto carina, arredata con mobili di una nota casa svedese. In bella mostra un lettino da psicoanalisi. Poltrone in pelle comode ed avvolgenti e qualche quadro in tema con la psicoterapia.Dopo un po’ sentii un altra paziente che usciva da un’altra porta (lo studio era organizzato con un’entrata ed un’uscita in modo che i pazienti non si incontrassero mai…). Mi chiamò e mi fece accomodare.Lo studio era molto elegante. Mi fece sedere dinanzi a lei, che era seduta dietro una scrivania in legno massello ma non troppo grande. Una donna pressocchè della mia età, molto affascinante. Mi disse di lei, che era un medico che aveva anche una specializzazione nel campo. Lei raccontai tutta la mia storia. I miei studi, i miei vari trasferimenti, la mia famiglia, il lavoro con tutti i vari problemi. Eppoi il mio stato di salute, la depressione, gli attacchi, le medicine. Tutto. Era una donna che aveva pressoché la mia età; era una tipa che dimostrava di essere sicura di sé, molto determinata. Poteva essere davvero la persona giusta per me.Mi disse che era fondamentale credere in quello che si stava facendo, perché il percorso sarebbe stato molto impegnativo…. E che non andava bene che fosse stata mia moglie a spingermi. Che ci saremmo dovuti vedere due volte la settimana per 45 minuti a seduta. Il costo era 100 euro a seduta, perché mi mandava il mio psichiatra che lei conosceva bene. Poi mi disse che la psicoterapia fatta bene sarebbe durata 2-3 anni, meglio ancora 5……La richiamai il giorno dopo e le lasciai un messaggio sulla segreteria. “cara dottoressa, mi sono trovato veramente bene con lei, penso che la cosa nonostante fosse impegnativa l’avrei fatta con il massima dedizione, e che sarebbe potuta servire, forse molto. Ma 800,00 euro al mese significavano  portare il mio stipendio alla soglia della povertà (considerando che a mia moglie non la pagano da 5 mesi…… anche se questo non glielo dissi).Poverina, lei mi richiamò in tarda serata, forse dopo le visite. Era dispiaciuta. Mi disse che se era “solo” quello il problema si poteva vedere di fare una piccola riduzione di prezzo …… davvero brava, come persona e professionista; a me non cambiava molto pagare 90, 85 euro anziché 100…, eppoi perché lei avrebbe dovuto rinunciare al suo onorario? Se lei prende questo onorario vuol dire chè è brava .... Non lo ritenevo giusto, insomma. E declinai, gentilemente. Chissà se mi ci fossi buttato in questa avventura...  Mia moglie fece qualche tentativo per trovare qualche psicoterapeuta al consultorio, ma non vi riuscì. Altri prendevano sì qualcosa in meno, ma  a quel punto mi era entrato nel cervello il discorso della qualità del trattamento… come sceglierlo….come essere sicuri dell’efficacia….. così mi sono bloccato… in questa ricerca ed ho mollato tutto!