Neuroni in disordine

Di ritorno dalla visita


Giovedì sono andato a Medicina del Lavoro, puntuale come richiesto alle 8:15. La vista è stata estenuante sia per la durata (sono uscito che erano le due del pomeriggio) sia per l’impegno richiesto….Diciamo subito che il responso non ce l'ho: il direttore del centro raccoglierà tutti gli esiti degli esami sostenuti e poi deciderà (ahimé..); dopodichè invierà il fatidico verdetto all'azienda. Idoneo o non idoneo, o forse non idoneo temporaneamente oppure ancora non idoneo per la mansione specifica ma idoneo per qualcos'altro...   Boh.... La visita in parte è stata una visita normale: analisi del sangue (che troveranno pieno dei veleni di questi anni...), esame delle urine (dove invece troveranno i metaboliti degli stessi veleni, quelli che sarò però riuscito a metabolizzare….), raggi X ai polmoni (dove saranno evidenti le balle raccontate dal mio capo e da quello del personale…), elettrocardiogramma, ecc.Subito dopo sono stato visitato da una dottoressa, che era un medico del lavoro. Devo dire molto brava e comprensiva. Mi ha visitato e poi ha voluto ascoltare tutta la mia storia medica, intrecciata a quella lavorativa…. Le ho spiegato che io il mio medico del lavoro non lo vedevo da settembre (poco dopo l’ultimo attacco di panico, il cui colloquio non era però terminato con una non idoneità, anzi con una sua promessa che si sarebbe impegnato a spiegare ai dirigenti che certe situazione potevano non essere proprio corrette nei miei confronti …..Le ho inoltre sottolineato che l’invio alla visita inoltre non era avvenuto come conseguenza di un qualcosa di medico che potesse giustificare tutto ciò;  ma che probabilmente era la conseguenza di una riunione avvenuta il giorno prima con il capo terminata con i soliti punti di vista divergenti tra me e il mio responsabile. Insomma le ho detto che secondo me era stata una ripicca. Le ho mostrato la relazione del mio medico di fiducia che sintetizzava la mia storia di depressione ed attacchi di panico, che sosteneva la mia idoneità totale a svolgere la mia attività professionale….Poi purtroppo essendo materia di tipo psichiatrico (depressione, attacchi, ecc.), non essendo sufficiente la relazione del mio medico di fiducia perché di parte, mi hanno inviato a medicina legale presso psichiatria forense, per una consulenza.Il Professore che mi ha visitato ha voluto che gli raccontassi la storia della mia malattia, ma non tanto i suoi intrecci con la mia esperienza lavorativa. Mi ha detto che un attacco di panico avvenuto sul lavoro è una fatto molto grave… ma quando io tentavo di dargli una spiegazione di quello che era avvenuto lui mi diceva che a lui non interessava in quanto era la mia versione…. Mi ha parecchio stressato, per poco non mi scappavano le lacrime, non mi aspettavo uno psichiatra poco comprensivo di queste problematiche. Al termine della visita gli ho detto che mi è dispiaciuto non sentirlo solidale …. Sono uscito molto nervoso, ed arrabbiato.Subito dopo mi sono recato al lavoro, dove ho subito sentito il calore e la solidarietà dei miei collaboratori.Mi sono incontrato con il mio capo….. al quale ho subito detto che mi sono sentito umiliato nell’essere mandato a questa visita di cui non avevo capito i presupposti, e che mi avevano dato molto fastidio le bugie dette a me da lui e dal capo del personale al rappresentante sindacale….. Io comunque avevo intrapreso la mia strada, avendo contattato il mio avvocato. Abbiamo scambiato due parole, per quanto ero nervoso, me lo sono praticamente mangiato…. Ma vi voglio raccontare la versione davvero “fantasiosa” che mi ha raccontato riguardo la visita: precedentemente loro segnalavano le visite a medicina del lavoro e poi era l’azienda stessa che mandava di volta in volta i lavoratori come e quando riteneva opportuno; erano rimasti sorpresi che adesso questa procedura era stata cambiata in quanto è Medicina del Lavoro che chiama direttamente…. In sostanza voleva dire che la visita era scattata automaticamente ….Gli ho risposto che io però lunedì lo avevo chiamato dicendo che giovedì avevo la visita (e rinnovando il mio disappunto….) e che la visita si era tenuta ben tre giorni dopo: se non avessero veramente voluto mandarmi avrebbero potuto telefonare e con una scusa rinviare od annulare la vista. Alla mia osservazione non è stato capace di replicare.Mi ha chiesto come era andata la visita: io ovviamente gli ho risposto che non potevo saperlo, né potevo prevederlo in quanto il fatto che mi avevano mandato dimostrava quanto a volte le opinioni possono essere diverse.Neanche un’ora dopo arriva in laboratorio niente popò di meno che il capo del personale… Mi dice che mi vorrebbe vedere per risolvere i problemi… io come stavo nero mi sono mangiato anche lei… le ho riferito che io ho dovuto rivolgermi ad un avvocato e farmi fare una relazione psichiatrica di parte perché non si poteva sapere come andava a finire…. Mi ha risposto che non ne valeva la pena (e sì, se va male cosa succede succede a me non certo a lei…), che lei dell’idoneità se ne infischia (????, ma come se risultassi non idoneo lei contro il parere di medicina del lavoro mi farebbe continuare a lavorare??!! E poi allora perché me l’avrebbero fatta fare questa visita???), che vorrebbe sistemare le cose (…per chi legge: non ci credete…). Io le ho detto che accetto l’incontro ma che deve sapere che se non si conclude nulla non sarò io il prossimo interlocutore…. (intendevo che la prossima volta si interfaccerà con l’avvocato…). Le ho spiegato anche a lei quanto è stato umiliante subire questa visita psichiatrica…. (lei fingeva di pensare che la visita fosse consistita in un prelievo del sangue, o qualcosa del genere…) e che non avevo gradito le bugie…. Lei si giustificava dicendo che loro avevano programmato questa visita per il mio bene….. (come se una visita del genere non costituisca un forte stress…). Ma io le ho risposto che quello che io stavo passando era in questo periodo verso una fase terminale, e che in periodi nettamente più critici (dopo gli attacchi di panico) il medico mi aveva fatto idoneo e comunque non inviato presso medicina del lavoro… Allora forse dovevo concludere che per ben due anni l’azienda non mi aveva tutelato??!!!!A me questi dirigenti mi sembrano un po’ superficiali, cambiano spesso idea, poco coerenti, e non all’altezza: parere del tutto personale.Comunque per scaricare il nervosismo giovedì dopo questi incontri ho ripreso a lavorare.La sera ho incontrato la mia psicoterapeuta con la quale ho parlato della visita della mattina, di quello che mi avevano detto i miei dirigenti; mi ha dato alcuni consigli su eventuali futuri incontri con loro. Le ho detto che se riuscirò ad avere un rimborso di questa terapia potrò continuare altrimenti sarà difficile…..Venerdì il mio capo mi ha voluto vedere, mi è sembrato molto più ragionevole rispetto alla riunione che invece culminò nel mio invio a  medicina del lavoro.Visto l’atteggiamento del mio responsabile e del capo del personale devo pensare che qualcosa sia successo in merito a questa storia…. Forse hanno capito di aver sbagliato… o hanno capito che sono dalla parte del torto e che è stato un grosso errore mandarmi a medicina del lavoro e far relazionare da una struttura pubblica certe situazioni… o forse qualche loro avvocato li ha messi in guardia, o qualche loro superiore li ha sciacquati bene bene sull’argomento….Venerdì comunque è stata una bella giornata: l’ho passata in laboratorio a terminare in prima persona una serie di analisi lasciate interrotte: devo dire che l’attività manuale mi scarica parecchio… e mi soddisfazione che riunione inutili non mi lasciato affatto…Dovete scusarmi se vi aggiorno solo adesso, ma mia moglie oggi mi ha precettato per un lavoro molto impegnativo che mi ha tenuto occupato tutto il giorno….